Namasté Zenine,
pronte a farvi baciare dal sole? Oggi parliamo di come preparare la pelle all’esposizione solare. In un altro articolo abbiamo visto l'importanza di effettuare un'accurata esfoliazione per preparare la pelle al sole ("Scrub: rinnova e prepara la pelle al sole").
Anche l'articolo di oggi è dedicato alla preparazione della pelle al sole! Questa volta, però, andremo a conoscere un'altra tipologia di prodotti naturali utilissimi per ottenere una pelle a prova di abbronzatura!
Protagonisti sono due oli vegetale dal nome evocativo (già solo a nominarli ci trasportano nella bella stagione!). Stiamo parlando dell’olio di mallo di noce e dell’olio di carota: il primo colora di un bel marrone intenso e l’altro di un’arancio-dorato. Quali altri colori potrebbero descrivere meglio l’abbronzatura!
Andiamo a scoprire qualcosa in più su questi due prodotti, per poi soffermarci su come utilizzarli in maniere efficace.
L’abbronzatura: una difesa naturale della pelle
Durante l’inverno abbiamo tenuto la pelle ben avvolta in abiti caldi e ben poco interesse destava il suo colorito. Non appena il caldo comincia a farsi sentire e indossiamo abiti più leggeri, si inizia a desiderare una carnagione più scura e dorata. Vorrei porvi una riflessione e sfatare un luogo comune: non si espone la pelle ai raggi UV solo in spiaggia o in piscina. Già solo passeggiando in città con gli abiti scollati veniamo raggiunti dai raggi solari e dai suoi effetti. Da qui, l'importanza fondamentale di applicare una protezione solare sempre!
Sia che amiamo vivere l’estate in costume esposte al sole diretto, sia che preferiamo la montagna e il fresco, è bene ricordare che la pelle ha bisogno di tempo per prepararsi all’esposizione dopo la lunga pausa invernale. La melanina, la protezione naturale che la pelle sprigiona per difendersi dai raggi UV (ultravioletti) emessi dal sole, ha bisogno di un po’ di tempo per ri-attivarsi. Le cellule chiamate melanociti presenti nell’epidermide (gli strati più esterni della pelle) vanno stimolate così che inizino gradatamente e nel corso di qualche giorno a svolgere il loro compito, ovvero produrre quei pigmenti colorati di rosso, bruni e neri (a seconda del fototipo, il colore di base della pelle) che chiamiamo melanina.
Gli 'attivatori' dell’abbronzatura
I tanti melanociti della pelle durante l’esposizione al sole si attivano e producono la melanina. Così, giorno dopo giorno, la pelle inizia a cambiare colore diventando sempre più scura. I pigmenti della melanina si distribuiscono a formare un tappeto colorato sulle altre cellule che compongono la pelle, i cheratinocidi, e realizzanocosì lo scudo protettivo che filtra la maggior parte delle radiazioni prodotte dal sole.
Il colorito varia in base al fototipo personale (non tutti diventiamo color cioccolato). Quello che è certo è che il processo di riattivazione di questa difesa naturale del corpo può essere accelerato e preparato con l’uso dei nostri due oli vegetali per l’estate, l’olio di mallo di noce e l’olio di carota. Per questo possono essere considerati degli attivatori dell’abbronzatura.
Olio (oleolito) di mallo di noce
Noto a tutti come 'olio' di mallo di noce, si tratta in realtà di un oleolito. Cos'è un oleolito? Si tratta di un preparato erboristico in cui la droga fresca (fiori, foglie, radici, semi, mallo...) viene lasciata macerare in un olio vegetale. La macerazione avviene a freddo e i solventi oleosi utilizzati più frequentemente sono: olio mandorle dolce e olio di semi di girasole (il nostro olio di mallo di noce è ottenuto proprio dalla macerazione del mallo in olio di semi di girasole). Ben diverso è un olio vegetale, un estratto vegetale ricavato (con diversi metodi di estrazione) direttamente da semi oleosi (argan, lino, mandorle, ecc...). Compresa questa differenza, continuiamo a nominarlo secondo la terminologia nota!
Il mallo è il guscio della noce e rimane verde fino a che resta attaccato alla pianta. Quando viene raccolto, inizia a scurire velocemente per azione di una sostanza interna, i tannini, che trasformano il suo colore in marrone scuro.
Spalmato sulla pelle, l'olio di mallo di noce ha un effetto colorante: dona un bel colore caldo e avvolgente. La colorazione marrone conferita direttamente dall'olio non resiste a lungo (dura fino alla doccia!). La ragione per cui ho scelto di parlarvi di questo olio è per ciò che fa DOPO essere penetrato nella nostra pelle!. La capacità più rilevante è infatti quella di favorire, promuovere la produzione di melanina, contribuendo così a proteggere la pelle durante l’esposizione al sole.
In che modo l'olio di mallo 'prepara al sole'? Nel mallo di noce prima e nell’olelolito poi, si concentra una gran quantità di vitamina K (o naftochinoni per chiamarla con il suo nome scientifico). Un derivato di questa sostanza, lo juglone, quando penetra nella pelle si lega alla cheratina (proteina presente in gran quantità negli strati esterni dell’epidermide), regalando un incarnato bruno. Come abbiamo detto, si tratta di una colorazione momentanea, ma il legame che si crea tra naftochinoni e cheratina funziona da filtro solare per i raggi UVB (non UVA) e, contemporaneamente, sollecita la produzione di melanina stimolata dai raggi UVA. I due tipi di raggi UV hanno un effetto diverso sulla pelle: mentre gli UVB sono responsabili dell’abbronzatura (e purtroppo anche delle scottature), gli UVA penetrano più profondamente, fino agli strati più interni della pelle e sono tra le cause più frequenti dell’invecchiamento cutaneo.
Tutte queste proprietà rendono quest'olio capace anche di prolungare l'abbronzatura!
Di fototipi, SPF e raggi UV ne ho parlato in maniera appronfondita in questo articolo: "Protezione solare: come scegliere quella giusta"
Qualche curiosità: l'olio di mallo di noce viene utilizzato dai body builder per mettere in risalto i loro muscoli possenti nelle gare! Il nome botanico della pianta di noce è Juglans regia. Juglas si riferisce al Giove. Il noce era considerato un albero sacro dagli antichi romani. La noce era Jovis glans = la ghianda di Giove.
Quando e come usarlo
Per godere dei benefici appena descritti, il consiglio è di iniziare ad usare l'olio di mallo nelle settimane precedenti all'esposizione prolungata al sole, in tarda primavera o a partire dai primi giorni dell’estate. Saranno le nostre abitudini e soprattutto e il clima del posto dove viviamo a stabilire il momento migliore.
L’oleolito di noce può essere spalmato direttamente sulla pelle, dopo la doccia sulla cute ancora umida, appena tamponata, per farlo assorbire meglio e più in fretta. Dopo averlo spalmato continuiamo con un massaggio prolungato e delicato.
Olio (oleolito) di carota
Dal marrone all’arancione! Passiamo adesso ad occuparci dell’olio di carota che, analogamente a quello di mallo di noce, è un oleolito di carota. Si ottiene con l’estrazione delle sostanze contenute nella radice che vengono disciolte in un olio vegetale (anche in questo caso, olio di semi di girasole). Il suo composto principale è il beta-carotene, un pigmento vegetale di colore arancio contenuto nella pianta. Quando viene ingerito come alimento (melone, peperoni e albicocche ne sono ricchi), l’intestino lo trasforma in vitamina A. Quando viene assorbito attraverso la pelle, i pigmenti carotenoidi modificano il colorito della cute.
Il betacarotene, una volta penetrato nella pelle, ha un effetto benefico. Stimola la produzione di melanina e attiva la difesa naturale della pelle. I suoi effetti non si limitano a questo: insieme alle vitamine contenute nell’oleolito, contrasta lo stress ossidativo, prevenendo l’invecchiamento cutaneo causato dai radicali liberi.
L’oleolito di carota regala alla pelle una luminosità naturale e un colorito sano, dovuto soprattutto ai pigmenti color arancio rilasciati dal beta-carotene. Massaggiato sulla pelle, è un ottimo autoabbronzante completamente naturale che colora piacevolmente e in modo discreto. Un must have dell’estate che non può mancare nella nostra beauty routine quotidiana per prolungare l’abbronzatura. Usato dopo l’esposizione solare, calma i rossori e le irritazioni della pelle un po’ stressata dai raggi solari e aiuta anche il tessuto cutaneo a rigenerarsi in caso di screpolature e irritazioni.
Quando e come usarlo
Applicatelo sulla pelle per tutti i mesi invernali per realizzare un bel colorito. Se non lo avete ancora fatto, iniziate ad usarlo in primavera e in estate per preparare la pelle alle esposizioni solari, basterà massaggiarlo su tutto il corpo (viso compreso), dopo la doccia.
L’oleolito di carota è un ottimo olio doposole, ideale per rigenerare la pelle.
Il trucco in più: durante l’estate, almeno una volta alla settimana, usatelo sui capelli prima dello shampoo e spalmatelo sulle punte e sulle lunghezze, specie se molto secche. Tenetelo in posa da un minimo di 15-20 minuti, fino ad un paio di ore.
Avvertenze e precauzione per l’utilizzo
L’oleolito di mallo di noce e quello di carota non sostituiscono i filtri solari delle creme protettive che vengono preparate nei laboratori per difendere la pelle durante l’esposizione solare, vi raccomandiamo di fare attenzione specialmente se appartenete ad un fototipo chiaro e chiarissimo (I e II). Non utilizzateli al posto delle creme solari! Sono ideali per la preparazione all’abbronzatura e per mantenerla più a lungo, ma non sostituiscono solari.
Non resta che augurare a tutte una buona preparazione con i due oli 'estivi' appena conosciuti.