Namastè!
Oggi è finalmente arrivato il momento di trattare un tema molto delicato: la caduta dei capelli durante la stagione autunnale. Durante questa stagione il piccolo “Sansone” che è in noi si desta, preoccupato di perdere tutta la sua forza tramite la dispersione della sua folta chioma!
Ovviamente, anche Gaia ne è preoccupata: da quando il colore delle foglie degli alberi ha virato verso il giallo e il rosso, addolcendo l’atmosfera circostante di nuovi odori e colori, ha notato un aumento della caduta dei suoi amati capelli. Sul cuscino, nella spazzola, sul pavimento, nel lavandino: li trova ovunque e lentamente si è lasciata assalire dalla paura di perderne troppi!
Per prima cosa, sento di dover rassicurare tutte voi (e Gaia): questo “spargimento” di capelli è assolutamente naturale in autunno. Pertanto il primo consiglio è di allontanare timori, ansie o paure: lo stress è nemico del benessere!
“Diventare artefici del nostro benessere” (mission del nostro blog) comporta la necessità di comprendere cosa fare e quando. Le cure che prestiamo al nostro corpo devono andare di pari passo con le esigenze che si presentano di volta in volta. Il passaggio da una stagione ad un’altra comporta nuove prospettive e nuove necessità. Perciò, cerchiamo di capire perché i capelli cadono e cosa possiamo fare per “accompagnare” questo processo naturale, più che contrastarlo!
Perché cadono più capelli in autunno?
La risposta è: perché siamo animali e rientra nel nostro ciclo di vita! L’evoluzione ci ha condotti ad una naturale perdita di capelli a cui sopraggiunge prima uno stato di riposo e poi uno di ricrescita.
Il ciclo naturale di crescita dei capelli avviene in 2 – 6 anni. In un ciclo del tutto naturale, il 90% dei capelli è impegnato a crescere: il restante 10% riposa per circa 2-6 mesi prima di cadere. Dopo essere caduto, il follicolo pilifero si gode un meritato riposo di circa 3 mesi prima di ricominciare a crescere. E il ciclo continua… Da uno studio del 2010 è emerso che a luglio (in piena estate) la percentuale dei capelli che riposano è più elevata. Dopo 3 tre mesi di riposo, come abbiamo detto, durante il quale i capelli non crescono, cadono e i follicoli riposano. Ed è esattamente ciò che accade ad ottobre: quei capelli cadono e il follicolo “va in letargo”, prima di dare vita a nuovi capelli.
Come capire se la tua perdita di capelli è naturale o anomala?
Puoi effettuare un semplice test: raccogli i capelli nel palmo della mano partendo dal cuoio capelluto. Stringendo la mano in un pugno (senza esagerare!), falla scorrere fino alle radici. Ora conteggia i capelli che hai perso:
- Meno di 10 capelli: va tutto bene! La tua perdita di capelli è assolutamente naturale.
- Tra i 10 e i 15 capelli: hai una perdita di capelli stagionale nella norma. Resta tranquillo.
- Più di 15 capelli: la perdita è leggermente superiore alla norma. Rimani sempre tranquillo e valuta se ci sono fattori esterni che influenzano la perdita di capelli.
Ovviamente, anch'io ho effettuati il test ed è andata bene. Menomale!
Quali sono i principali fattori che influenzano la perdita di capelli?
- Fattori genetici. Se nel nostro DNA è presenta il gene della calvizie, la perdita dei capelli sarà sicuramente maggiore. Tra calvizie maschile e femminile c’è differenza. In questo caso, rivolgetevi ad uno specialista che approfondirà il vostro specifico caso e vi aiuterà a ritrovare un rapporto sereno con la vostra chioma.
- Stress: dormire poco e male, sentirsi spesso ansiosi e agitati, lasciarsi assalire dalle preoccupazioni è causa di aumento della perdita dei capelli. Un’eccessiva preoccupazione di perdere troppi capelli potrebbe essere una causa. Pertanto, la prima cosa da fare è STARE TRANQUILLI e non rinunciare mai ad attività salutari quali l’attività fisica (magari una bella passeggiata o una seduta di yoga). Lo stress cronico induce il sistema immunitario ad uno stato di overdrive (attività più intensa) che può, a sua volta, indurre i globuli bianchi ad attaccare i bulbi piliferi. Senza contare che il “solo” stress può provocare anche: incanutimento precoce (capelli bianchi anche in giovanissima età), forfora, ecc...
- Cure farmacologiche: ci sono alcune terapie che hanno come effetti collaterali la perdita di capelli. Anche in questo caso, valuta con il tuo medico la situazione e trovate insieme la soluzione migliore!
- Patologie: squilibri ormonali (ipotiroidismo), infiammazioni croniche (psoriasi, dermatite seborroica) possono influenza la perdita dei capelli. Parlane con uno specialista: tenendo sotto controllo il tuo stato di salute generale, anche quello dei tuoi capelli migliorerà!
- Dieta: una carenza di vitamine, sali minerali (ferro in primis, ma non solo) e proteine incide sulla salute e sul benessere del nostro organismo a partire dai capelli. Anche una drastica riduzione di peso può portare ad un aumento della caduta dei capelli. I capelli hanno bisogno di tutti i nutrienti essenziali per crescere sani e forti!
- Cura dei capelli: sembra ovvio e scontato, ma devo sottolinearlo: prendersi cura dei propri capelli in maniera corretta è fondamentale. Frequenza e tipologia di lavaggi, trattamenti aggressivi ricorrenti (piastre, messe in piega, permanenti, decolorazioni e colorazioni chimiche con ammoniaca) stressano pesantemente e, a volte, irreparabilmente i capelli. Pertanto, evita queste pratiche aggressive o riducile al minimo! A nessun capello piace il calore di una piastra; a nessun cuoio capelluto piace una permanente!
Ok. Adesso entriamo nel vivo del discorso. Gaia mi incita a parlare dei rimedi naturali per contrastare la caduta dei capelli in autunno. È troppo curiosa!
Bene, comincerò dicendo che sarebbe più corretto dire che parlerò di un modo efficace per prendersi cura dei capelli in autunno rispettando le loro esigenze in questa particolare stagione: rispettiamo il loro ciclo naturale!
In questo caso, più che concentrarci sui capelli, ci concentreremo sul cuoio capelluto e sui follicoli piliferi: sono loro i veri protagonisti!
Adesso, elenchiamo le categorie degli alleati naturali per coccolare la nostra chioma in autunno:
ERBE AYURVEDICHE
Ribadisco: concentra la tua attenzione sul cuoio capelluto e sui follicoli piliferi: è lì che si trova la radice di tutto. Tra le polveri naturali amiche dei bulbi piliferi ritroviamo:
- Amla: uva spina indiana. L’uso regolare di questa polvere ricavata dai frutti della pianta permette di ottenere una chioma voluminosa e folta. È in grado di stimolare i follicoli piliferi e di aiutarli nel loro naturale compito! La si può usare da sola o in combinazione di altre erbe ayurvediche (neem, shikakai, aritha, ecc…). Il suo utilizzo è semplicissimo: miscela la polvere di amla con acqua (oppure con un infuso di una delle erbe officinali di cui vi parlerò a breve) fino ad ottenere un composto dalla consistenza simile allo yogurt. Utilizza solo strumenti in plastica, legno o ceramica (evita i metalli). L’impacco è pronto per essere applicato sui capelli: comincia dal cuoio capelluto per poi procedere fino alle punte. Massaggia con movimenti circolari il cuoio capelluto. Applica una cuffietta per evitare che il composto si secchi subito e lascia in posa per un tempo che va dai 20 ai 60 minuti. Dopo, risciacqua. Questo impacco può essere effettuato uno-due volte alla settimana su capelli puliti, o comunque non troppo sporchi. Se lo misceli con erbe lavanti (shikakai e aritha), potrai ottenere uno shampoo naturale al 100% rinforzante. L’amla tende a scurire, ma non è in grado di colorare! Se hai capelli biondi o molto chiari e non vuoi alcun cambiamento, monitora la reazione all’applicazione dell’amla. Se noti un leggero inscurimento sospendilo e passa ad altri rimedi naturali. Infine, se ti avanza di un po’ di pasta, non buttarla via: puoi utilizzarla per una maschera anti-age per la pelle del viso e se te ne rimane ancora, puoi congelarla e conservarla per il prossimo impacco!
- Brahmi: è una delle mie erbe preferite per coccolare il cuoio capelluto. Oltre che per i periodi di caduta dei capelli, è ottimo anche contro la forfora e l’irritazione. Migliora la salute del cuoio capelluto e fortifica le radici. La preparazione è la stessa che vi ho indicato per l’amla. Ovviamente, puoi utilizzare entrambe le erbe insieme!
- Maka: la polvere di maka è l’alleata principale del Brahmi. Potrei dire che “dove c’è Maka, cè anche Brahmi”. Usarle insieme può essere un’ottima scelta! La polvere di Maka (o Bhringraj) fortifica i bulbi piliferi.
- Aritha e Shikakai: più famose rispetto alle precedenti, sono le erbe lavanti per eccellenza. Contengono “saponine” e detergono il cuoio capelluto e i capelli in modo efficace e delicato. La preparazione è la sempre la stessa (polvere + acqua o infuso). In questo caso, però, il tempo di posa non deve superare i 20 minuti.
Altre polveri naturali condizionanti utili per prendersi cura dei capelli e per stimolare i follicoli sono: fieno greco (da evitare in casi particolari di cui abbiamo parlato nell’articolo “I prodotti naturali hanno effetti collaterali?”); cassia obovata; altea; baheda.
OLI VEGETALI
Realizzare degli impacchi a base di oli vegetali da massaggiare sul cuoio capelluto è un ottimo rimedio per rilassarsi e donare un piacevole trattamento di bellezza naturale ai tuoi capelli. Anticipo che gli oli vegetali sono i perfetti “vettori” per gli oli essenziali. Dato che gli oli essenziali non devono essere utilizzati puri sulla pelle o sul cuoio capelluto, li si miscela in un olio vegetale vettore.
Gli oli vegetali vanno d’accordo con gli oli essenziali, ma non negli impacchi a base di erbe ayurvediche: essendo sostanze grasse, creano un film che impedirebbe al composto privo di grassi (quello con erbe ayurvediche) di agire.
Gli oli vegetali devono essere massaggiati sul cuoio capelluto: non basta applicarli sui capelli se volete che agiscano al massimo delle loro potenzialità. Colgo l’occasione per sottolineare l’importanza dell’azione di massaggiare il cuoio capelluto: il massaggio, anche da solo, stimola la circolazione sanguigna, rilassa la mente e apporta benefici sostanziali al tuo corpo!
Quali oli scegliere? Quelli che vi consiglio oggi sono:
- Olio di ricino: il più famoso per stimolare la crescita dei capelli. La sua unica pecca è di essere un olio davvero molto denso e questo può non piacere a tutti. Dato che sarebbe un vero peccato rinunciarvi, miscelatelo ad un altro olio per facilitarne l’utilizzo;
- Olio di avocado: quest’olio stimola i bulbi piliferi ed è un eccellente riparatore per capelli (se hai capelli un po’ danneggiati o sfibrati, puoi optare per lui);
- Olio d cocco: il più amato (vedi articolo “I 10 prodotti naturali da avere sempre in casa”). Il più tollerato da tutti i tipi di capelli. Con lui non si sbaglia mai.
- Olio di semi di zucca: io sono una sua fan. Non capisco davvero il motivo del suo anonimato! Su NCBI National Center for Biotechnology Information l’olio di semi di zucca è al centro di numerosi studi sugli effetti di questo olio nel contrastare nientemeno che l’alopecia maschile genetica!
- Olio di vinaccioli: la sua fama si avvicina a quello dell’olio cocco per quanto riguarda la facilità di utilizzo e l’adattabilità a tutti i tipi di capelli.
- Olio all’amla: quello della khadi è davvero eccellente. Basta utilizzarlo anche una sola volta alla settimana prima dello shampoo. Effetto lucidante e rinforzante garantito!
Gli oli vanno applicati con un massaggio circolare sul cuoio capelluto e sulla lunghezza dei capelli, se vuoi. Si lasciano in posa per almeno 10 minuti prima di procedere con uno shampoo.
OLI ESSENZIALI
Da utilizzare esclusivamente in abbinamento ad un olio vettore (puoi sceglierne uno da quelli che ho appena elencati). Le dosi sono: 10 gocce di olio essenziale in 50 ml di olio vegetale. Tra gli oli essenziali più efficaci nel coadiuvare il lavoro dei follicoli piliferi ci sono:
- Olio essenziale di peperoncino
- Olio essenziale di rosmarino
- Olio essenziale di lavanda
- Olio essenziale di legno di cedro (cedarwood)
- Olio essenziale di sandalo
Il segreto consiste sempre nel massaggiare l’olio arricchito con olio essenziale sul cuoio capelluto prima di procedere al lavaggio. Pensate che il solo massaggiare il cuoio capelluto fa bene ai follicoli piliferi! Senza olio, fallo tutti i giorni; con olio, due volte alla settimana.
Vorrei inserire una nota dedicata all’olio essenziale di sandalo, che è stato oggetto di recenti studi sulla sua capacità di stimolare l’attività dei bulbi piliferi: secondo i ricercatori tedeschi, l’aroma dell’olio essenziale di sandalo sarebbe già da solo in grado di attivare i follicoli piliferi. Inoltre, l’olio essenziale sarebbe in grado di aumentare la produzione di cheratina (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30228264).
ERBE OFFICINALI
Forse la categoria di prodotti meno nota! Anche gli infusi possono recare beneficio alla nostra chioma e tranquillizzare il Sansone che è in noi. Gli infusi possono essere utilizzati da soli per via interna o esterna, sempre con il consueto massaggio con i polpastrelli sul cuoio capelluto, o in abbinamento alle erbe ayurvediche.
Quali utilizzare?
- Equiseto o coda cavallina. La sua fama è strettamente collegata alla sua capacità di remineralizzare i tessuti duri del corpo, quindi, anche i capelli; il segreto è insito nel suo elevato contenuto di silicio;
- Basilico. Stimola la ricrescita e coccola i capelli. Consiglio il Tulsi ("Basilico sacro") ma puoi usare anche il basilico comune)
- Rosmarino. Stimola i bulbi e la circolazione sanguigna. Ideale per capelli grassi in quanto regola la produzione di sebo. Il rosmarino potrebbe indurre un lieve inscurimento dei capelli. Realizzate un infuso meno concentrato prima di applicarlo sui capelli chairi!
Come usare le erbe officinali per i tuoi capelli?
Semplice: basta realizzare un infuso da applicare sui capelli da solo o con altre erbe officinali. Applicatelo almeno due volte alla settimana!
L’articolo di oggi termina qui. Come sempre, attendo i vostri commenti e le vostre opinioni!
Vi lascio con questa simpatica vignetta!