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Erbe ayurvediche per la cura di pelle e capelli

Erbe ayurvediche per la cura di pelle e capelli

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Namasté Zenine,
pronti a continuare il nostro viaggio alla scoperta delle erbe ayurvediche?

Quello di oggi è il secondo articolo dedicato alle erbe ayurvediche. Nel primo articolo potrete scoprire nozioni generali (indispensabili) su questi preziosi prodotti naturali: cosa sono, a cosa servono, come si usano e quali sono le loro proprietà generali. Se siete alle prime armi con il mondo della cosmesi naturale, vi consiglio a dargli un’occhiata!

Dedicare alle erbe ayurvediche più articoli è indispensabile: sono davvero tante (la natura offre una straordinaria varietà di piante!). La cosa migliore è scoprirle un po’ alla volta, con calma… per evitare un’indigestione!

Nel primo articolo ci siamo concentrati su: Amla, Aritha, Neem, Shikakai e Tulsi. Oggi, invece, scopriremo gli usi cosmetici di altre sei piante: Althea officinalis, Brahmi, Baheda, Cassia obovata, Curcuma e Nagarmotha.

Alcune le avrete già sentite, altre sono ancora poco conosciute. E non mancano quelle che hanno capacità che non avreste mai immaginato (penso alla curcuma: non serve solo in cucina!).

Siete pronti? Iniziamo!

Althea officinalis (Malva bianca)

Althea officinalis (Malva bianca)

 

La polvere di Althea officinalis viene ricavata dalle radici della pianta. La sua fama risale all’antichità dove veniva utilizzata per le sue capacità medicamentose per trattare: gastriti, tosse, infiammazioni.

Questa polvere contiene principalmente: mucillagini, polifenoli, amido, flavonoidi e pectine. Tali elementi rappresentano il segreto delle sue capacità curative per i capelli. Le mucillagini sono presenti in molte piante e semi (melissa, semi di lino, fieno greco) e hanno la capacità di trattenere un’elevata quantità di acqua. A contatto con l’acqua, le mucillagini si dilatano e formano delle soluzioni viscose che proteggono dalla disidratazione. Sono proprio le mucillagini a conferire una consistenza “gelatinosa”, ma non adesiva (non dovete immaginare qualcosa di appiccicoso!).

Potete utilizzare la polvere di Althea per realizzare un impacco per capelli capace di donare lucentezza, districabilità, volume e morbidezza. Ideale in caso di capelli crespi, ricci, secchi e fragili. E, grazie alle proprietà emollienti e antinfiammatorie, anche per capelli con forfora o cuoio capelluto irritato.

- Impacco per capelli con Althea: la preparazione è leggermente più laboriosa rispetto a quelle di altre erbe ayurvediche in quanto necessita di un tempo di idratazione più lungo. Bisogna prendere la polvere (2 – 3 cucchiai al massimo. Data la sua elevata capacità di assorbire l’acqua, il volume aumenterà molto). Cominciate ad aggiungere acqua tiepida o un infuso di erbe officinali (camomilla, rosmarino, basilico) a filo. Continuate a mescolare e ad aggiungere acqua fino a quando continua ad assorbirne: in genere il rapporto acqua-polvere è 1:5 (50 grammi per 250 ml di acqua, ad esempio). A questo punto, coprite la pasta ottenuta per evitare che si asciughi e lasciatela riposare e idratare per 10 -12 ore. Controllate se è necessario aggiungere altra acqua: la consistenza deve essere fluida (come uno yogurt) e senza grumi. La pasta così realizzata dovrà essere applicata sul cuoio capelluto e sui capelli e tenuta in posa per un’ora.

L’Althea può essere utilizzata da sola o abbinata ad altre erbe ayurvediche. Da sola, va applicata sui capelli puliti. Se, invece, volete un impacco sia lavante che condizionante, potete miscelarla con erbe lavanti (Shikakai o Aritha). In quest’ultimo caso il tempo di posa può essere inferiore. Come sempre, risciacquate abbondantemente con acqua tiepida e, se necessario, applicate un balsamo prima dell’asciugatura. Risultato? Capelli morbidi, voluminosi e lucenti!

- Maschera viso con Althea: la pasta realizzata con Althea seguendo il procedimento descritto per l’impacco per capelli può essere utilizzata anche per una maschera viso antiage, antinfiammatoria, rigenerante. Molto efficace in caso di ferite (anche quelle da acne) e cicatrici. Adatta anche per le pelli più delicate!

Baheda (Bibhitaki – Terminalia bellerica)

Baheda (Terminalia bellerica)

La polvere di Baheda (Terminalia bellerica è il suo nome botanico) viene ricavata dal frutto di una pianta che raggiunge dimensioni maestose. La pianta è originaria dell’India ed è una delle erbe ayurvediche più recenti presenti nel mercato occidentale. Si tratta di una pianta rinomata nella tradizione ayurvedica come integratore per ritrovare il benessere dell’organismo e per trattare diverse patologie. In questa sede, tratteremo “solo” delle proprietà benefiche per la cura della pelle e dei capelli.

La particolarità di questa pianta è la sua ricchezza in acidi grassi essenziali e vitamina A. Offre, inoltre, un odore speziato e aromatico davvero particolare.

Ecco come utilizzare la polvere di Baheda.

- Impacco per capelli con Baheda: la preparazione è semplicissima. Basta miscelare la polvere con acqua tiepida fino a raggiungere una consistenza cremosa da applicare sui capelli a partire dalle radici fino alle punte. È importante applicare la pasta sul cuoio capelluto effettuando dei massaggi circolari che, oltre a favorire l’azione del prodotto, migliorano la circolazione a beneficio dei bulbi piliferi e della chioma in generale. Il tempo di posa è di circa 20/30 minuti. La maschera può essere applicata 1-2 volte alla settimana. Avvolgete il capo con una cuffia in modo da impedire che la pasta si secchi troppo velocemente e per contrastare la dispersione del calore (ricordate di aggiungere acqua calda/tiepida). A questo punto, potete procedere con il risciacquo. Se volete, potete applicare un balsamo districante prima di procedere all’asciugatura.

Questa pasta è condizionante (non lavante): se applicata da sola (senza erbe lavanti, come l’Aritha e lo Shikakai) non è in grado di detergere e va applicata su capelli puliti, asciutti o umidi. Trova un abbinamento perfetto con la polvere di Amla nel contrastare la caduta dei capelli.

L'impacco per capelli con la polvere di Baheda è indicato per:

  • prevenire e ridurre la caduta dei capelli
  • stimolare la crescita dei capelli
  • prevenire e ridurre la forfora
  • ridurre infiammazioni e dermatiti (grazie alle sue capacità antisettiche);

- Maschera viso con Baheda: usando la stessa procedura dell’impacco capelli, applicate la pasta sulla pelle asciutta e lasciate agire per 15 min. prima di risciacquare con acqua tiepida. Ricordo che un trattamento per la pelle prevede sempre, dopo la detersione, l’applicazione di un tonico/idrolato e di una crema.

Questa maschera viso a base di polvere di baheda è indicata per:

  • trattare la pelle secca e stanca;
  • illuminare la pelle;
  • trattare infiammazioni e dermatiti;
  • trattare l’acne (ha proprietà antisettiche);
  • tonificare la pelle.

Brahmi (Bacopa monnieri)

Brahmi (Bacopa monnieri)

La polvere di Brahmi viene ricavata dalla Bacopa Monnieri, una pianta acquatica e “succulenta” (cioè, capace di immagazzinare acqua). Si tratta della prima erba ayurvedica che incontriamo a presentare questa caratteristica: la si ritrova nelle zone calde e umide dell’est asiatico. La pianta si presenta con grandi foglie e piccoli fiori, bianchi o viola. La nostra polvere è ricavate dalle foglie essiccate.

Le caratteristiche di questa pianta la rendono adatta alla cura dei capelli per:

  • contrastare e ridurre la perdita di capelli (per potenziarne l’effetto anticaduta, ottimo l’abbinamento con Maka e Amla);
  • fortificare le radici e i bulbi piliferi;
  • prevenire o trattare la forfora (ottimo l’abbinamento con la polvere di neem);
  • prevenire l’incanutimento;
  • scurire i capelli (a questo scopo, eccellente insieme all’Amla).

Nella cura della pelle offre notevoli benefici:

  • trattamento anti età
  • illumina e tonifica la pelle
  • contrasta le imperfezioni
  • riduce infiammazioni e irritazioni

- Impacco per capelli con polvere di Brahmi: per realizzare un impacco per i capelli, mescolate la polvere con acqua tiepida fino ad ottenere un composto denso. Potete miscelare questa polvere con Amla (per un effetto fortificante, anticaduta e scurente) oppure con Maka (anticaduta) o Neem (capelli grassi e/o con forfora). Senza erbe lavanti (le principali erbe ayurvediche lavanti sono aritha e shikakai) l’impacco va applicato su capelli asciutti o umidi, l’importante è che siano puliti. Se, invece, volete anche detergere i capelli, aggiungete l’erba lavante e riducete il tempo di posa (massimo 15 min.). Senza erbe lavanti, l’impacco può essere tenuto fino ad un’ora prima di procedere al risciacquo e all’eventuale applicazione di un balsamo. Per ottenere un effetto anticaduta, l’impacco va applicato almeno 2 volte alla settimana e massaggiato accuratamente su tutto il cuoio capelluto. Indicato per tutti i tipi di capelli, offre particolare beneficio a chi ha capelli sottili e privi di volume.

- Machera viso con Brahmi: per la cura della pelle, il Brahmi si adatta a tutte le tipologie di pelle e svolge un’azione tonificante, antietà, illuminante, lenitiva. Utile in caso di irritazioni e imperfezioni. Realizzate la maschera aggiungendo della semplice acqua calda alla polvere. Potete aggiungere anche un idrolato al posto dell’acqua e degli oli essenziali funzionali alle vostre esigenze (olio essenziale di camomilla per un effetto antinfiammatorio oppure tea tree come antibatterico per acne, ad esempio).

Cassia Obovata (Senna obovata - Henné neutro)

Cassia Obovata (Senna obovata - Henné neutro)

La Cassia Obovata è una polvere ayurvedica conosciuta come Henné neutro. In realtà, viene ricavata da una pianta diversa rispetto all’henné: non dalla Lawsonia inermis (da cui si ricava la tintura colorante: Henné puro), ma dalla Cassia Obovata (o Senna italica). Esistono centinaia di specie di Cassia, noi tratteremo della cassia obovata o cassia italica.

Perché henné neutro? Perché offre benefici ai capelli, senza colorarli, a meno che non la si prepari in associazione con sostanze acide: in quel caso può donare una lieve colorazione dorata visibile solo su un colore base chiaro (non sui capelli scuri). Le erbe tintorie agiscono sul colore “tono su tono”: non sono in grado di schiarire i capelli.

La Cassia obovata viene utilizzata principalmente per sue notevoli proprietà condizionanti:

  • rinforza i capelli e il cuoio capelluto;
  • nutre e volumizza la chioma;
  • ripara i capelli danneggiati;
  • migliora l’aspetto dei capelli sfibrati, fragili e sottili.


Per questo motivo, la si potrebbe definire un’erba tutt’altro che neutra!

Per quanto riguarda la sua capacità di donare riflessi dorati: è sempre necessario una preparazione che implichi un processo di ossidazione di almeno 12 ore della pasta ottenuta aggiungendo acqua e sostanze acide (aceto, succo di limone). Questo è possibile solo su capelli chiari. L’ossidazione permette a questa erba di esprimere il suo blando potere colorante/riflessante. Non tinge di biondo. Ma dona riflessi biondi a capelli chiari. Sui capelli scuri, non colora, ma risulta ugualmente utile per il suo effetto riparatore, ristrutturante e rinforzante.

Pertanto, è un’erba ayurvedica adatta a tutti, soprattutto a chi cerca un prodotto naturale per migliorare la salute dei capelli e renderli più belli, per chi vuole trattare capelli fini, sfibrati e danneggiati.

- Impacco per capelli con Cassia obovata: la preparazione di un impacco ristrutturante per capelli è la seguente: basta aggiungere alla polvere dell’acqua tiepida o calda fino a raggiungere una consistenza cremosa. Non ha bisogno di ossidazione. L’impacco va applicato su capelli asciutti o umidi e massaggiato sul cuoio capelluto, in modo che esplichi il suo potenziali benefico anche lì. L’impacco va tenuto in posa per almeno un’ora prima di risciacquare con abbondante acqua. Se ne avete bisogno, potete terminare con un balsamo.

La cassia può essere utilizzata da sola o miscelata ad altre polveri condizionanti o tintorie. Viene spesso associata al vero henné per moderare il suo potere colorante e attenuare i riflessi rossi. La cassia si ritrova in molte miscele di tinture per capelli naturali per colorazioni chiare.

Curcuma Longa

Curcuma Longa

La curcuma è una spezia eccezionale (in un articolo precedente l'abbiamo conosciuta come ingrediente per la preparazione del Golden Milk). Le proprietà conferitele dalla medicina ayurvedica sono tuttora studio da parte della comunità scientifica occidentale.

La curcuma viene ricavata da un rizoma, simile ad una radice che presenta dei rigonfiamenti, la Curcuma longa. Regala alla vista un vivace colore arancione-giallo con un lieve potere colorante. I principali usi cosmetici di questa spezia riguardano le sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, cicatrizzanti e antibatteriche. Per questo motivo è un utile rimedio naturale per:

  • trattare la pelle acneica;
  • ridurre infiammazioni cutanee e arrossamenti;
  • trattare le dermatiti;
  • favorire la cicatrizzazione e ridurre i segni lasciati dalle stesse;
  • rendere la pelle più luminosa, tonica ed elastica;
  • prevenire le rughe;
  • avere un colorito più uniforme;
  • trattare la forfora.

La curcuma viene utilizzata sia per la cura della pelle che nella cura dei capelli.

- Maschera viso con curcuma: la curcuma può essere utilizzata in maniera molto versatile. Da sola (con l’aggiunta di acqua, miele o idrolati) oppure in combinazione con altre erbe ayurvediche, argille e alghe in polvere. Una semplicissima ricetta che purifica in profondità, rende la pelle più tonica, elastica e luminosa, valida anche in caso di infiammazioni e acne prevede l’utilizzo di due semplici ingredienti: curcuma e miele (un cucchiaino di curcuma e uno di miele). La pasta va applicata su viso e collo per 15/20 min., evitando il contorno occhi. Dopo il risciacquo, qualora dovesse presentarsi una lieve colorazione gialla, basterà un po’ di olio su un batuffolo di cotone per eliminare ogni traccia. Scegliete un olio adatto al vostro tipo di pelle (quello di nocciola è perfetto per le pelli grasse, quello di mandorle per le pelli più delicate. In generale, potete usare qualsiasi sostanza oleosa). Infine, potete aggiungere anche un po’ di curcuma alla crema viso per intensificare il potere antirughe. La quantità minima eviterà una colorazione giallastra della pelle: ne basta un pizzico!

- Curcuma nella cura dei capelli: la curcuma può essere utilizzata in combinazione con erbe ayurvediche (condizionanti o coloranti) o con oli vegetali (non insieme però: se usate altre polveri, è meglio non aggiungere sostanze oleose). Insieme alle erbe ayurvediche, offre proprietà antibatteriche e la preparazione prevede sempre di miscelare le polveri con acqua tiepida/calda. Insieme agli oli vegetali, rappresenta un valido prodotto per trattare la forfora massaggiando l’olio alla curcuma sul cuoio capelluto prima del lavaggio. Lasciare in posa per almeno 20 minuti prima di lavare. È possibile utilizzare l’olio vegetale che preferite: cocco, jojoba, mandorle, baobab.

La curcuma nella cura della pelle: come per il trattamento per la forfora, è possibile realizzare un olio dalle proprietà schiarenti, uniformanti della colorazione, rassodanti ed elasticizzante miscelando un cucchiaino di curcuma a 100 ml un olio vegetale base adatto alla pelle (consigliati sono: olio di argan, olio di rosa mosqueta, olio di mandorle). La curcuma riduce le cicatrici e, per questo, è ottima anche per ridurre le smagliature (che sono vere e proprie cicatrici).

Nagarmotha (Cyperus Rotundus)

Nagarmotha (Cyperus Rotundus)

La Nagarmotha è un’altra pianta originaria dell’india: il Cyperus Rotundus. Una delle particolarità di questa pianta è la capacità di riprodursi molto velocemente: per questo motivo è il cruccio dei contadini! Oltre al nome botanico di Cyperus Rotundus, questa pianta officinale ha molti altri nomi: Musta (sanscrito), Shacao (cinese), Soad (arabo), Nut Grass (inglese). Solo questo basterebbe a capire l’importanza e la diffusione di questa pianta. Ma cosa la rende eccezionale? La ricchezza di tannini, antiossidanti e antimicotici!

La polvere si presenta di colore marrone ed emana un odore molto intenso e speziato. Viene utilizzata principalmente per gli effetti su capelli e cuoio capelluto. Quali effetti? Elenchiamoli:

  • volumizzante;
  • lucidante;
  • purificante;
  • rinforzante.

Ma a rendere davvero unica questa pianta e a distinguerla da tutte le altre è la sua capacità di “adattarsi” alle peculiarità del cuoio capelluto: regola la produzione di sebo sia nel caso di eccessiva produzione da parte delle ghiandole sebacee, sia nel caso di una scarsa produzione. Eccezionale, vero?

La Nagarmotha possiede blande capacità tintorie in quanto contiene un pigmento riflessante (nel castano) che non ha la capacità di tingere il capello, ma solo di donargli riflessi castani (simile al mallo di noce). Chiaramente, non copre i capelli bianchi. Tuttavia, se usato ripetutamente sui capelli, applicazione dopo applicazione, questa polvere è in grado di provocare uno scurimento dei capelli.

Impacco sui capelli con Nagarmotha: prepara una pasta cremosa miscelando la polvere con acqua tiepida. La pasta va applicata su capelli puliti (bagnati o asciutti) e va tenuta in posa per almeno 30 min. Chi desidera un risultato più scuro, potrà tenerla in posa fino a 90 min. Bisogna poi risciacquare i capelli con acqua tiepida e applicare un balsamo per districare i capelli.

L’articolo si conclude! Le informazioni sono davvero tante e voglio dare la possibilità di sperimentare sulla vostra pelle (e/o sui vostri capelli) gli effetti di queste polveri naturali. Avete già pensato a quale provare?

Aspetto le vostre considerazioni e i vostri commenti!

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