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Come vivere la quarantena senza stress

Come vivere la quarantena senza stress

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Namasté Zenine,
ho riflettuto molto sulla scelta di scrivere o meno questo articolo dedicato al momento critico che il mondo intero sta vivendo in questo momento.

Inizialmente, avrei voluto scrivere articoli capaci di focalizzare l’attenzione su argomenti più piacevoli e, apparentemente, superficiali: cura dei capelli, cura della pelle e spignatti per trascorrere momenti piacevoli e rigeneranti.

 Sì, “apparentemente”: scoprire nuovi modi per prendersi cura di sé non è affatto un argomento ameno in questo momento. Proseguendo nella lettura scoprirete perché!

Vi dico subito che non sono una psicologa, ma un semplice essere umano che vuole riflettere sulla situazione che sta vivendo e analizzare le emozioni negative cercando di trasformarle in qualcosa di positivo. Sperando di poter essere uno spunto anche per voi!

Ecco una lista dei punti su cui vorrei invitarvi a riflettere in modo da trasformare i nostri pensieri in elementi utili. La mente non è un nostro nemico!

  • Dare valore alle proprie emozioni: l’ansia e la paura sono reazioni fisiologiche, di adattamento, indispensabili per l’essere umano. Non sono inutili: se non avessimo paura di fronte ad un pericolo, saremmo davvero nei guai! L’ansia è una reazione fisiologica del nostro corpo, per cui, di fronte ad un pericolo, vengono attivati meccanismi difesa. Ansia e paura possono essere qualcosa di costruttivo. Possiamo imparare moltissimo dalle esperienze negative, dalle nostre paure. Possiamo imparare a gestire queste emozioni diventando più forti e consapevoli di prima. Ogni esperienza è costruttiva e serve ad imparare per la prossima volta.
  • Esercitare la capacità di allontanare i pensieri negativi: si tratta di un allenamento vero o proprio. Ogni giorno, cercate di ritagliarvi dei momenti in cui vi sforzate di pensare positivo. Il primo giorno ci riuscirete per 30 secondi, il secondo per 40; alla fine sarete in grado di pensare positivo in maniera del tutto naturale. E vi sarà utile anche in futuro! Il cervello è plastico: non è vero che non si cambia. La vita è continuo cambiamento! Chi nasce quadrato, può morire della forma che preferisce! Basta volerlo, basta esserne consapevoli. Esercitativi ai pensieri positivi. I nostri pensieri condizionano il nostro comportamento e, anche se si ha l’impressione di non riuscire a controllare i nostri pensieri, ricordatevi che è solo un’impressione! Facciamolo insieme. Se penso: “Io impazzirò in questa quarantena”, sto indirizzando la mia mente ad assumere comportamenti che mi conducono ad “impazzire”. Se penso “Posso superare la quarantena” e lo faccio in maniera costante, riportando l’attenzione a tale pensiero ogni qual volta ne sopraggiunge uno negativo, tutti i giorni, come un qualsiasi esercizio, alla fine assumerò un atteggiamento sempre più positivo o, quantomeno, non deleterio. Non pensate “questa casa è una prigione, mi sento un carcerato”: la vostra casa è un rifugio! Predisponete i vostri pensieri ad assumere comportamenti costruttivi.
  • Mantenere una routine: non dovete lasciarvi andare. Continuate a prendervi cura di voi stessi: è la cosa più importante di tutte e sarà un elemento costante per tutta la vostra vita. Quindi, esercitatevi a metterVi al primo posto. Anzi, sfruttate questo momento per riscoprire il piacere di sentirsi belli! Quindi, se stai ancora indossando il pigiama e ti sei alzato da 6 ore… beh, forse è ora di cambiarti! L’effetto pigiama non ha mai fatto bene a nessuno. Se siete abituate a truccarvi, continuate a farlo. Chi ha detto che bisogna farsi belli per gli altri? Mi rivolgo agli uomini: continuate a farvi la barba. Insomma: non trascuratevi. Rielaborate la vostra nuova routine, senza allontanarvi dalle vostre abitudini. Ok, siete a casa. Non potete lavorare, non potete uscire con gli amici: provate ad impiegare le ore che avreste trascorso a lavoro dedicandovi ad altre attività: riorganizzare gli ambienti domestici, studiate quell’argomento che vi piace e per cui non avevate mai tempo, riprendete a dipingere, scrivete un racconto, costruite, fate un puzzle. Per chi invece lavora da casa: attenzione a rispettare gli orari: non è che ora lavorate più di prima!
  • Riposare: Ritagliatevi dei momenti per rigenerare il corpo e la mente. Cercate di mantenere costanti le ore di riposo: non dormite tutto il giorno, ma ricordatevi di farlo. Riposare è un aspetto importantissimo. Non riuscite a dormire? Provate questo metodo: occhi chiusi. Posizione rilassate. concentratevi sulla respirazione. La pancia si gonfia e si sgonfia. L’aria entra ed esce. Pensate solo a quello. Se vi distraete, non vi preoccupate, ritornate sulla respirazione. Man mano sarà sempre più semplice. Ad un certo punto, vi ritroverete fra le braccia di Morfeo (non quello di Matrix... anche se a qualcuno potrebbe non dispiacere). I pensieri negativi non vanno respinti (generereste conflitto, ansia) ma accolti, accettati. Ok: “Mi sento preoccupato”; “Mi sento triste”. Accogliete anche queste emozioni, non scacciatele e poi… ritornate sul respiro. Esiste solo il vostro respiro. (Se vi si stanno chiudendo gli occhi in questo momento, vuol dire che funziona! O forse che il mio articolo è noioso… Non importa: l’importante è che vi lasciate andare ad un momento di riposo).
  • Bene, parliamo di dieta: no… non quella alimentare, intendo quella digitale. Social, tg, newsletter ci bombardano in continuazione. Gli aggiornamenti sono all’ordine del secondo. Imponetevi di aggiornarvi per massimo due volte al giorno (e stabilite anche il tempo: non è che la prima volta dura dalle 6:00 alle 18:00 e la seconda dalle 19:00 alle 23:00!). È fisiologico che se vediamo e leggiamo costantemente notizie allarmanti, ci allarmiamo: sarebbe come pretendere di non bagnarsi sotto la pioggia! Fate un saggio uso dei social: limitate le notizie al minimo indispensabile. E se proprio volete stare sul web… leggete qualche articolo del mio Blog!
  • Affidatevi solo a notizie attendibili: il web pullula di notizie false, i giornali hanno titoli accattivanti (ma poi il contenuto è ben diverso).Non credete a tutto quello che leggete. E non mettetevi a cercare notizie che confermano le vostre paure: le troverete. Sul web c’è di tutto. Si cerca sempre di trovare tesi che rafforzano le nostre convinzioni (è un fenomeno che la sociologia conosce molto bene). Se proprio dovete cercare qualcosa, cercate notizie che smentiscano le vostre paure. Troverete pure quelle.
  • Socializzare: no. Non voglio indurvi a trasgredire le regole. Videoconferenze su Skype, videochiamate su WhatsApp. Ma anche messaggi. Siamo animali sociali e abbiamo la fortuna di non essere relegati in bunker senza connessione. Sfruttiamo questi strumenti per mantenere attivi i rapporti con le altre persone. Limitate anche il tempo in cui parlate del problema che state vivendo. Condividete pure le vostre paure cosicché non vi sentiate soli, ma cercate di non fare sempre e solo quello. Ah, quell’amico ipocondriaco, catastrofista e pessimista… cercate di zittirlo un po’. Non dategli troppo spazio. Non vi suggerisco di ignorarlo (esercitiamo sempre la compassione e l’empatia!) ma facciamo in modo che i suoi pensieri non ci trascinino nel baratro insieme a lui!
  • Fare una lista degli aspetti positivi che questo difficile momento sta generando. Vi do una mano: ora avete tutto il tempo di dedicarvi alle cose che prima non riuscivate mai a fare! Alimentate le vostre passioni: le passioni ci mantengono vitali! Adesso avete più tempo di dedicarvi alla lettura, ai vostri figli, alla cucina, agli animali. Ora avete tutto il tempo che avreste sempre voluto avere: perché non sfruttarlo? Potreste anche imparare l’importante di saper vivere momenti di “vuoto”. Perché no? Anche quello è fondamentale.
  • Fare attività fisica: non avete mai partecipato a un triathlon? Beh, avete l’occasione per esercitarvi per la prossima edizione! Scherzo… Sono sufficienti anche soli pochi minuti di attività per mantenere la mente in forma! Esatto: la mente. L’attività fisica rilascia endorfine: fa bene all’umore, ci aiuta ad essere positivi, ci aiuta ad allontanare i cattivi pensieri, a riposare meglio, a digerire meglio. Inoltre, l’attività fisica ci permette di esercitare le nostre emozioni: ci costringe a mantenere l’attenzione focalizzata sul corpo, lasciando da parte tutti gli altri pensieri. Allenarsi a casa si può: esistono centinaia di app per principianti e non che permettono di tenerci allenati e positivi. Basta un tappeto e un abbigliamento comodo! Anche soli 15 min. Potete anche ballare e saltare ascoltando la vostra musica preferite. Dopo vi sentirete meglio!

 

Un’ultima riflessione: “Andrà tutto bene” non è solo uno slogan o un modo per mantenere attivi i bambini (autori – spesso – degli striscioni colorati che stiamo vedendo in questi giorni).

 Vi racconto una storia (che saremo in molti ad aver vissuto).

“Una volta uno studente ansioso, che aveva studiato davvero tanto, forse anche troppo, si presentò all’esame pensando, fra sé e sé: “Sarò bocciato Sarò bocciato Sarò bocciato”. Appena fu davanti al professore, le mani sudate, il respiro affannato, la pancia sottosopra, dalla bocca non gli uscirono che suoni confusi. Lo studente fu bocciato.

Subito dopo di lui un altro studente, che aveva studiato assai meno dell’altro studente ma che era convinto di saperne abbastanza, si presentò davanti allo stesso professore. Parlò con sicurezza di ciò che sapeva e superò brillantemente il suo esame.”

Morale della favola? Pensare positivo condiziona il nostro futuro (e qui torniamo al punto 1). Certo, non siamo responsabili di tutto quello che accade, ci sono sempre condizioni esterne che ci influenzano e per cui non possiamo fare niente (che vanno semplicemente accettate), ma avere un atteggiamento propositivo è sempre meglio.

Pensare che andrà tutto bene non è un’illusione per stare tranquilli. È il modo migliore per affrontare i momenti difficili. È conveniente. È proficuo. È salutare.

 

In questo momento non siete soli! Ho cercato di elencare alcuni punti da adottare per superare insieme questo periodo.

Se però sentite di non farcela, se vi sentite terribilmente soli e l’ansia è davvero insostenibile non esitate a chiedere un aiuto professionale.

In questo periodo sono stati attivati servizi di supporto psicologico telematici per tutti quelli che ne hanno bisogno.

E ricordate: chiedere aiuto non è segno di debolezza! Al contrario.

Vi riscoprirete più forti di prima!

 

E voi, cosa ne pensate? Quali sono gli aspetti positivi che questo momento vi ha permesso di riscoprire? Ci sono pensieri ricorrente di cui non riuscite a liberarvi?

Condividete. Parlarne è il primo passo!

 

Ed ecco la nostra mascotte Gaia che si è lasciata un po' andare durante la quarantena. Mi raccomando: non fate come lei!

 

Gaia durante la quarentena

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