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Ashwagandha - Guida pratica: uso interno e uso cosmetico

Ashwagandha - Guida pratica: uso interno e uso cosmetico

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Come promesso nel precedente articolo, continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dell’Ashwagandha con un nuovo articolo in cui andremo ad approfondire:

  • Le capacità di supportare il sistema immunitario e il metabolismo
  • L'uso interno: come assumerla come integratore (e quando non assumerla)
  • L'uso cosmetico: come preparare impacchi per la bellezza di pelle e capelli

Rafforza il Sistema Immunitario e Riequilibra il Metabolismo

Meno Stress = Più Difese

L’Ashwagandha non solo aiuta a gestire lo stress, ma sostiene anche il sistema immunitario.

Quanti di voi come me hanno scoperto quanto lo stress cronico riesca a indebolire il nostro corpo?

Quando il cortisolo è sempre alto, ti senti scarica, ti ammali più spesso e ... il metabolismo rallenta. E non ti riconosci più allo specchio!

Ecco dove l’Ashwagandha ha fatto la differenza: riducendo il cortisolo, ha dato al mio sistema immunitario la possibilità di "respirare" e tornare a funzionare a pieno ritmo.

L’Ashwagandha stimola la produzione di linfociti e anticorpi, e aumenta l’attività delle cellule Natural Killer, le sentinelle del nostro corpo che eliminano cellule infette o anomale (i nostri "bodyguard" naturali).

Lo stress può alterare anche il nostro metabolismo. In periodi di forte tensione, c’è una tendenza ad un aumento della fame nervosa e un accumulo di grasso più rapido, soprattutto nella zona addominale.

Questo perché lo stress ci rende più insulino-resistenti, cioè meno capaci di gestire lo zucchero nel sangue.

L’Ashwagandha è stata una svolta anche da questo punto di vista: migliora la sensibilità insulinica, aiuta a regolare la glicemia e a ridurre l’emoglobina glicata (un parametro importante per la salute metabolica).

Non è un dimagrante, ma è una pianta che rimette in equilibrio il corpo.

Ed è proprio questo il segreto del benessere duraturo!

Come uso l’Ashwagandha? La mia Guida Pratica

Te lo dico subito: è facilissima da integrare nella tua giornata!

QUANDO puoi prenderla:

  • Al mattino, per dare una spinta di energia
  • Alla sera, se hai bisogno di rilassarti e dormire bene

COME prenderla:

  • Un cucchiaino nel latte caldo con un filo di miele (il mio preferito, la sera!)
  • Dentro smoothie, yogurt o porridge
  • Sciolta in acqua tiepida o in un tè ayurvedico

QUANTO assumerne:

  • 3 -10 g al giorno (1–2 cucchiaini), facendo cicli di 40 giorni con una pausa di una settimana.

Trucco ayurvedico: se vuoi migliorare ancora di più l’assorbimento, prendila insieme a liquidi caldi e vicino ai pasti.

Controindicazioni. Attenzione: non è per tutti

Come per qualsiasi integratore, ci sono delle limitazioni all’uso.

Anche se è una pianta sicura, ci sono alcune precauzioni importanti da conoscere.

Evita l’Ashwagandha se:

  • Sei in gravidanza o allattamento
  • Assumi farmaci per ansia, depressione o pressione alta (può potenziarne l’effetto)
  • Hai disturbi alla tiroide (può alterare i livelli ormonali)
  • Sei in terapia immunosoppressiva o prendi farmaci ipoglicemizzanti

Il mio consiglio? Se stai seguendo una terapia o hai patologie specifiche, parla sempre con un professionista della salute prima di iniziare a prenderla.

Un approccio Ayurvedico al Benessere

Secondo l'Ayurveda, l’Ashwagandha è considerata un’erba riscaldante (ushna), il che significa che stimola l’energia vitale (ojas), aumenta il calore interno e può essere particolarmente utile per persone con costituzione Vata (tendenzialmente fredda e dispersiva) o Kapha (lenta e stagnante). Tuttavia, per chi ha un’eccessiva componente Pitta (calore, infiammazione, irritabilità), l’uso prolungato di Ashwagandha potrebbe aggravare questi sintomi, causando surriscaldamento, irritabilità o disturbi digestivi.

Come bilanciare l’Ashwagandha?

Per evitare squilibri, nell’Ayurveda si usa abbinarla a erbe rinfrescanti come:

  • Bacopa (Brahmi): Perfetta per calmare il sistema nervoso e migliorare la memoria, senza effetto stimolante.
  • Shatavari: Adatta soprattutto per le donne, idratante e riequilibrante.
  • Liquirizia: Dolce e lenitiva per lo stomaco, bilancia il calore dell'Ashwagandha.

Come assumerla?

  • Se hai una costituzione Pitta, puoi prendere Ashwagandha con latte vegetale e un pizzico di liquirizia
  • Se hai una costituzione Vata, puoi abbinarla a ghee o latte caldo con spezie dolci come cannella
  • Se sei Kapha, meglio usarla con miele o zenzero per stimolarne l’efficacia senza appesantire

In Ayurveda, l’Ashwagandha non è vista come “la soluzione”, ma come parte di un approccio integrato: alimentazione, movimento, respiro, riposo, ritmi naturali.

Quello che ho imparato – anche grazie all’Ashwagandha – è che non esiste una pillola magica.

Ma esistono strumenti meravigliosi che possono sostenerti mentre ti prendi cura di te.

Oggi, oltre a usarla, ho cambiato tante cose nella mia vita: rallento quando serve, ascolto i miei bisogni, scelgo ritmi più rispettosi.

E la cosa bella è che più ti prendi cura di te, più scopri una forza che non sapevi di avere.

Ashwagandha: come usarla per la bellezza e la salute di pelle e capelli

E ora... parliamo di bellezza!

L’Ashwagandha non è solo "benessere interiore". Da quando la uso anche in cosmetica, la mia pelle è più tonica e i miei capelli molto più forti!

Prova anche tu le mie ricette!

Maschera Viso Anti-Age super illuminante

La mia ricetta express:

Mescola tutto, stendi sul viso, lascia agire 15 minuti e risciacqua.

Risultato? Pelle radiosa, liscia e rimpolpata!

Impacco Rinforzante per Capelli

Adorerari questo impacco!

Ti serve:

Crea una cremina, applicala su cute e capelli, lascia agire 30 minuti e risciacqua.

Risultato? Capelli più forti, vitali e pieni di volume!

In conclusione...

Se ti senti stanca, stressata, oppure semplicemente vuoi risplendere dentro e fuori, ti invito davvero a provare l'Ashwagandha.

Non ti prometto miracoli (quelli lasciamoli alle favole), ma ti posso dire che per me è stato uno dei migliori regali che mi sono fatta.

Più energia, più equilibrio, più bellezza naturale.

E magari, tra un po’, anche tu dirai... non posso più farne a meno!

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