Aromaterapia: effetti fisici ed emozionali degli aromi

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Namasté Zenine,

oggi parliamo di terapie a base di aromi, dell’uso di essenze profumate ricche di proprietà benefiche per la cura di corpo e mente. Un breve ma intenso viaggio nell’uso degli aromi, con una storia antichissima che nasce migliaia di anni fa tra i popoli del Medio Oriente, legata alla medicina cinese e ayurvedica che hanno tramandato fino ai nostri giorni i loro preziosi rimedi a base di estratti aromatici. Per arrivare alle porte del XXI secolo quando la terapia diventa una vera e propria disciplina e prende il nome di aromaterapia.

Una cura che diventa sempre più amata, al punto che in alcuni paesi è divenuta abituale anche tra medici tradizionali, per sostenere i pazienti durante le terapie farmacologiche. Scopriamo a cosa serve, come agisce e quali sono le sue applicazioni, preparandoci ad approfondire in un prossimo articolo i benefici di alcuni oli essenziali nel campo della salute e in quello cosmetico. 

Aromi: le antiche cure

La storia dell’aromaterapia, legata a doppio filo a quella degli oli essenziali, nasce molto prima di quando gli estratti delle piante fossero racchiusi in una bottiglia di vetro ambrato. Inizia con gli odori emanati dalle piante, riconosciuti da sempre utili per la salute. La Natura offre centinaia di aromi che riempiono le nostre narici da sempre, con il grande progetto di riportare l’equilibrio tra corpo e mente. Durante il periodo vegetativo molte piante producono sostanze necessarie alla loro sopravvivenza e queste stesse sostanze vengono usate dall’uomo per risolvere mille e più disturbi che lo affliggono. La meravigliosa Natura, che ancora una volta si dimostra la più grande farmacia di cui disponiamo, ci regala tutti quegli aromi curativi che bisogna solo imparare a catturare e conservare. 

I tentativi sono cominciati presto, forse anche prima di quanto siamo riusciti a scoprire, sembra avvenissero già al tempo dei Sumeri, quando attraverso una rudimentale distillazione con alambicchi in terracotta, furono estratte le prime essenze. Nell’impegno continuarono gli operosi Egizi che amavano moltissimo gli oli profumati, usati per realizzare i loro famosi unguenti. Nelle medicine tradizionali i guaritori Cinesi e Indiani riducevano erbe, fiori e cortecce per estrarne essenze aromatiche con cui curavano i disturbi del corpo e quelli della psiche. Certo non si parlava ancora di aromaterapia, veniva praticata quella che oggi chiamiamo una terapia olistica, la ricerca del benessere come risultato dell’equilibrio non solo tra corpo e spirito ma anche e soprattutto tra uomo e Natura.  

Con un salto nel tempo approdiamo all’anno 1000, quando viene realizzato il primo alambicco simile a quelli usati oggi, che rese molto più efficace il procedimento dell’estrazione. Infine arriviamo al ‘900, quando in un’azienda di profumi francesi, una serie di scoperte sull’effetto degli oli essenziali segna l’inizio del moderno percorso dell’aromaterapia.

Dagli oli essenziali all’aromaterapia

La parola aromaterapia viene coniata negli anni ’30 del secolo scorso, da un ingegnere considerato il padre della disciplina. Formata da due parole, la prima aroma (che secondo il dizionario Treccani è una sostanza odorosa che emana un profumo gradevole), unita al suffisso terapia, che significa cura. La combinazione di questi due termini ne descrive chiaramente il significato: terapia degli aromi

Aromatherapie” è il titolo del libro scritto da René Maurice Gattefossé, titolare di un’industria di profumi, che dopo aver sperimentato accidentalmente la validità dell’olio essenziale di lavanda, imprime nero su bianco le principali caratteristiche dei primi oli essenziali terapeutici di cui ha verificato personalmente gli effetti. 

Raccoglie l’eredità di questa disciplina nascente il medico francese Jean Valnet, super affascinato dalle scoperte sugli effetti degli oli. Primo medico a somministrare oli essenziali ai soldati feriti, ampliò le conoscenze di Gattafossé e diede linfa a una materia che anno dopo anno si arricchisce sempre più di nuove conoscenze. 

Il viaggio degli aromi attraverso il corpo

Perché un odore dovrebbe aiutare a stare meglio? Senza scomodare la ricerca scientifica basta pensare alla sensazione di pace che ci riempie immediatamente ogni volta che respiriamo a pieni polmoni un profumo di fiori o anche all’effetto calmante che gli aromi balsamici regalano alle vie aeree. Se ancora non ne siamo convinti pensiamo invece a come alterano il nostro equilibrio gli odori cattivi, che possono indurci alla nausea e ad altri tipi di malessere.   

La scienza, che comunque richiamiamo per le scettiche, descrive in maniera chiara e con tanto di studi a supporto che gli oli essenziali raggiungono corpo e mente in tre modi diversi: 

  • con l’ingestione raggiungono la mucosa gastrica dove iniziano il viaggio verso gli organi;
  • per via aerea in diffusione o inalazione attraverso l’olfatto;  
  • con la penetrazione transdermica, attraverso i massaggi, i bagni aromatici e i cosmetici.

Se ingeriamo una goccia di olio essenziale (lo facciamo solo dietro indicazione e guida di uno specialista) le sostanze aromatiche attive vengono assorbite tra lo stomaco e l’intestino e raggiungono attraverso il sangue i vari organi, dove agiscono in base alle loro qualità e caratteristiche.

Quando inaliamo un olio essenziale l’effetto sul corpo raddoppia, le molecole aromatiche determinano una reazione del sistema nervoso per poi raggiungere gli alveoli polmonari ed essere assorbite dal sangue, proseguendo il percorso verso gli organi interni. 

Quando mettiamo degli oli nella vasca da bagno, ci regaliamo un’immersione con sali aromatici, usiamo gli oli essenziali per un massaggio o applichiamo un cosmetico che li contiene, ci affidiamo alla penetrazione transdermica. Le molecole degli oli essenziali penetrano nella pelle attraverso i follicoli che abbiamo a migliaia sullo strato più esterno, raggiungono il derma e gli strati più interni della pelle per arrivare ai flussi sanguigni e linfatici, proseguendo il viaggio verso le varie parti del corpo, dove agiranno in base alle loro potenzialità.   

Aromaterapia: tra effetti fisici ed emozionali

Gli schemi non possono dirci tutto su questa disciplina olistica, gli odori sono volatili e si espandono raggiungendo varie parti di noi, dalla sfera emotiva, a quella fisica, molto oltre quello che possiamo immaginare. Gli oli essenziali determinano dunque degli effetti fisici sul corpo e una serie di effetti sottili, questi ultimi più difficili da testare, che incidono al livello emozionale e psichico. L’insieme di effetti su corpo e mente:

  • realizzano una risposta emozionale
  • determinano una reazione fisiologica
  • hanno un’efficacia curativa.

La risposta emozionale è quella che segue il canale dell’olfatto, determina reazioni immediate e precise in base all’aroma inspirato, che attraverso il canale del naso raggiunge il sistema limbico. Questa parte antichissima del nostro cervello percepisce le emozioni, regola la produzione degli ormoni ed è responsabile dei processi di memorizzazione. Ecco dove vanno gli odori, dal naso attraverso terminazioni nervose direttamente e senza incontrare ostacoli raggiungono il cervello ancestrale, e non è un caso che finiscano propri lì. Ogni aroma stimola una reazione diversa, una risposta del nostro cervello che ben presto determina i suoi effetti sul corpo, negli organi e nei sistemi. Le componenti aromatiche degli oli essenziale sono migliaia, si pensa che siano circa 5.000 i composti chimici che si combinano in ogni essenza in modo diverso. Immaginate quante possibili reazioni possono determinare! 

L’interazione degli aromi con i vari sistemi del corpo determina una risposta fisiologica, con effetti calmanti e sedativi, ma anche stimolanti ed energizzanti, favorevoli per la concentrazione e in taluni casi riequilibranti. 

Gli oli essenziale lavorano un po’ come delle medicine, usati in modo attento possono avere degli effetti curativi, agendo a esempio sulla temperatura corporea e sulla pressione del sangue, calmando la tosse e il dolore, stimolando la digestione, placando le contrazioni dei muscoli e favorendo la guarigione di tagli e ferite.   

Aromaterapia: campi di applicazione

La terapia con gli aromi viene utilizzata:

  • a scopo preventivo, per agire sul corpo e sulla mente prima che i loro equilibri si alterino a causa dello stress e delle sollecitazioni quotidiane;  
  • per sostenere il corpo nei disturbi già manifestati e aiutarlo nella guarigione, anche come terapia di supporto a quella farmacologica;
  • per il benessere nel realizzare un sano relax, un buon riposo o per stimolare corpo e mente stanchi e apatici;
  • in cosmesi per la cura della pelle e dei capelli, passando per il cuoio capelluto che ama particolarmente gli oli essenziali;
  • nell’igiene personale e degli ambienti, per depurare i luoghi affollati, per purificare una stanza dai batteri, per contrastare la formazione di cattivi odori nel corpo.

Alcuni oli sono perfetti per l’inalazione e agiscono soprattutto al livello nervoso, altri sono indicati per la penetrazione e per un’azione interna. Questo argomento lo tratteremo più approfonditamente in un prossimo articolo, dove ci occuperemo anche dei principali effetti benefici e di come gli oli aiutano a rilassarsi o a ritrovare la concentrazione.

A presto Zenine!

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