Namasté Zenine,
l’articolo di oggi è incentrato su una tipologia di estratti vegetali. Qualche giorno fa abbiamo realizzato un articolo di introduzione a tutti gli estratti vegetali. Ora è arrivato il momento di entrare nel dettaglio!
Di seguito troverete la tabella riassuntiva relativa agli estratti vegetali (già presentata nel precedente articolo): sarà il nostro punto di riferimento e permetterà di rinfrescare la memoria anche alla nostra Gaia che oggi si cimenterà nella preparazione di una tisana (o almeno, è quello che cercherà di fare!).
Estratto | Tipo Estrazione | Elementi Caratterizzanti |
---|---|---|
Tisane – Infusi, decotti e tè | Tramite Acqua e Calore | Ricco di tutte le proprietà idrosolubili e non termolabili |
Macerati in Acqua | Tramite Acqua | Estrazione di proprietà idrosolubili e termolabili. Difficile da conservare. |
Tinture e Tinture Madri | Macerazione idroalcolica | Ricco di tutte le proprietà idrosolubili e solubili in alcool. Dalla pianta Fresca. Spesso titolata. Facile da conservare. |
Enoliti | Macerazione in vino | Antico preparato con estrazione in vino rosso o bianco, meno efficace della tintura madre, ma più gustoso. |
Macerati Alcolici, Idroalcolici | Macerazione Idroalcolica | Ricco di tutte le proprietà idrosolubili e solubli in alcool. Dalla pianta essicata. Facile da conservare. |
Macerati Glicerici | Macerazione in glicerolo | Estrazione di tutte gli attivi idrosolubili e solubili in glicerolo, utile per le parti più delicate della pianta. |
Gemmoderivati | Macerazione in glicerolo | Estrazione delle proprietà derivanti dai meristemi (parti giovani). |
Oleoliti | Macerazione in olio | Ricco di tutte le proprietà liposolubili: lenitivo ed idratante, per pelle e capelli. |
Estratti Fluidi, molli e secchi | Macerazione in diversi solventi e successiva eliminazione del solvente | Estrazione e successiva concentrazione degli attivi estratti rispetto al solvente; a seconda del grado di eliminazione del solvente stesso. |
Oli, burri e cere vegetali | Pressione Meccanica delle Parti Oleose | Ricco di tutti gli acidi grassi presenti nelle parti più ricche della pianta, e di una parte insaponificabile che rende ogni estratto unico. |
Oli Essenziali | Corrente di vapore o pressione a freddo | Concentrato delle “essenze” della pianta, incredibilmente concentrato, utile in aromaterapia ed in cosmesi. |
Assoluti | Solventi e CO2 | Concentrato delle “essenze” più ricercate per la loro profumazione e le capacità aromaterapiche. |
Idrolati | Corrente di Vapore | Acqua con “essenze” e attivi idrosolubili dispersi al suo interno, leggera e lenitiva. |
Andiamo a conoscere meglio la prima tipologia di preparati erboristici indicati nella tabella sopra riportata: tisane, infusi e decotti (al tè riserveremo un ulteriore articolo specifico). Tisane, infusi e decotti sono estratti vegetali ad uso prevalentemente interno ricavati tramite acqua e calore (il calore non è sempre necessario: esistono anche infusi estratti con acqua fredda!).
Tisane, infusi e decotti non sono la stessa cosa: ci sono differenze sostanziali che è bene conoscere. In comune hanno il metodo di estrazione (tramite acqua), ma queste tre preparazioni erboristiche si differenziano in base alle tipologie di erbe utilizzate ma, soprattutto, in base alla modalità di preparazione.
Tisane, infusi e decotti sono ricche di proprietà medicamentose e benefiche per il nostro organismo: l’estrazione tramite acqua, infatti, permette di ricavare notevoli principi attivi dalle piante.
Così, al termine dell’articolo, conoscerete qualche modo per prendersi cura di sé!
Siete pronti? Ci sono tante cose interessanti da scoprire. Iniziamo!
Tisane: Cosa sono - Tipologie
Partiamo dalle basi. In ambito scientifico, il termine Tisana include tutti i preparati erboristici ricavati dall’estrazione tramite infusione, decozione (decotti) o macerazione (in acqua a temperatura ambiente).
Si definisce Tisana una preparazione che sfrutta l’effetto solvente dell’acqua calda o fredda per estrarre sostanze medicamentose da droghe vegetali secche o fresche.
La terminologia più precisa sarebbe: tisana infuso, tisana decotto, tisana macerato. Queste sono le tipologie di tisane distinte in base al metodo di estrazione di cui ci occuperemo oggi.
Per la preparazione di una tisana è possibile utilizzare varie parti di una pianta/droga vegetale: fiori, foglie, semi, radici, cortecce. Ognuna con le proprie peculiarità. Per la preparazione di qualsiasi tipo di tisana – sia essa un infuso o un decotto - si consiglia di miscelare fino ad un massimo di 5 piante diverse. Oltre, si rischia di non poter controllare l’effetto delle stesse.
Il taglio delle parti vegetali fa la differenza. Avete mai sentito il termine “taglio tisana”? Si riferisce proprio al taglio che si è scelto per sminuzzare la pianta destinata ad un’infusione. Un taglio improprio (troppo grande o troppo piccolo) può alterare l’estrazione di principi attivi dei vegetali.
Quali sono le caratteristiche che definiscono esattamente una tisana?
Ogni tisana deve comprendere tutti questi elementi:
- Rimedio base (costituens): si riferisce alla pianta (o alla miscela) da cui si estraggono i principi attivi principali che definiscono le funzioni della tisana: rilassante, digestiva, drenante, depurativa;
- Adiuvante (adiuvans): è la pianta (o la miscela di piante) che agisce in sinergia con il rimedio base (ad esempio, può servire a favorire l’assorbimento del principio attivo);
- Complemento: è la pianta o la miscela che migliora un certo aspetto della tisana;
- Correttore (corrigens): è la pianta o miscela che migliora solo ed esclusivamente l’aspetto organolettico, il sapore della tisana. Ci sono piante che possono avere un sapore non proprio gradevole: tuttavia, le loro capacità sono talmente importanti che – invece di rinunciarvi – si può provare a rendere il sapore più gradevole. Meglio, no?
La quantità è fondamentale!
Ricorrere direttamente alle singole droghe vegetali vi permetterà di ottenere una tisana ben più ricca di principi attivi rispetto alle tisane commercializzate in bustina.
Questo perché la quantità di erbe contenuta in una bustina è sicuramente troppo povera di principi attivi per poter essere funzionale. Se volete ottenere il meglio dalle piante, scegliete direttamente la droga vegetale, rispettando quantità e tempi di infusione.
È importante rispettare la dose di assunzione. A titolo di esempio (più avanti ne troverete altri), una tisana, per essere efficace e funzionale, prevede l’utilizzo di una quantità di droga che va dai 10g ai 20g per ogni litro di acqua e tempi di preparazione specifici. Inoltre è indispensabile conservare la droga in maniera corretta e consumare la bevanda il prima possibile. Per mantenere integre le proprietà delle erbe, scegliete sempre un luogo asciutto, lontano da fonti di luce e di calore. Riducete al minimo anche l’esposizione all’aria.
Proprio in virtù delle sue proprietà terapeutiche, le tisane possono avere effetti collaterali e controindicazioni. Per questo, è opportuno informarsi correttamente sulla droga che si vuole utilizzare e tener presente che questa potrebbe anche interagire con farmaci che state assumendo. Facciamo un esempio: le tisane a base di liquirizia (di solito sono tisane con funzione digestiva e regolarizzante dell’attività intestinale) devono essere assunte con cautela – se non proprio evitate - da chi soffre di ipertensione.
Tisane Infusi
Entriamo nel dettaglio e scopriamo le caratteristiche della prima tipologia di tisane: gli infusi.
L’infuso può prevedere l’utilizzo anche di una sola pianta o di più piante (se ne consigliano al massimo cinque). E possiamo utilizzare parti diverse della stessa pianta o una sola parte.
La tisana si prepara versando acqua bollente sulla droga vegetale essiccata o, viceversa, versando la droga vegetale nell’acqua bollente (avendo premura di spegnere la fiamma prima di inserire il composto vegetale).
Temperatura, tempo di infusione e quantità di droga vegetale sono gli aspetti più importanti per la realizzazione di un’eccellente tisana.
- La temperatura dell’acqua può variare tra gli 80°C e 90°C.
- Il tempo di infusione va dai 2 ai 6 minuti, fino ad arrivare a 10-15 minuti.
- La quantità di droga vegetale da utilizzare può variare dai 10g ai 20g per ogni litro di acqua.
- Durante l’infusione, dovrete coprire il tutto con un coperchio e spegnere la fiamma.
Se volete realizzare una tisana funzionale e ricca dei principi attivi vegetali, è importante non trascurare tutti questi aspetti.
Evitare la fase di ebollizione vi permetterà di estrarre al meglio gli elementi volatili e vi garantirà di conservare proprietà che altrimenti verrebbero disperse.
Tisane Decotti
Poi ci sono i decotti, che hanno un metodo di preparazione diverso rispetto agli infusi. Sono sempre tisane ma non è corretto definirli infusi. Infatti, i principi attivi non vengono estratti tramite “infusione”, bensì tramite “decozione”.
Vediamo quali sono le caratteristiche dei decotti e la loro preparazione. Per realizzare un decotto, le parti vegetali vanno immerse in acqua fredda. La soluzione va successivamente portata ad ebollizione. Il tutto deve sempre essere coperto!
La durata dell’ebollizione varia a seconda delle parti delle piante utilizzate:
- Fiori e foglie: massimo 5 minuti di ebollizione
- Radici, rami, bacche, cortecce e semi: fino a 30 minuti di ebollizione
Trascorso il tempo di ebollizione, prima di filtrare il decotto, si consiglia di proseguire con una macerazione a fuoco spento per qualche altro minuto.
Si può comprendere che il decotto, rispetto all’infuso, è molto più concentrato e necessita di tempi di preparazione più lunghi. Il rapporto acqua/droga vegetali è pressoché uguale a quello degli infusi.
Il decotto è la scelta preferenziale se si ricorre a parti di piante più dure: un’infusione di pochi minuti – ad esempio – non sarebbe sufficiente per estrarre i principi attivi terapeutici contenuti nella radice di tarassaco (un rimedio depurativo per eccellenza)!
Tisane macerati
Infine, ci sono i macerati. Se l’infuso si prepara tramite “infusione”, il decotto tramite “decozione”, il macerato si realizza tramite… ”macerazione”! Cosa cambia? Perché è diverso da infusi e decotti? La caratteristica principale dei macerati è l’impiego di acqua a temperatura ambiente, senza calore.
La fase di macerazione può variare da un giorno a più settimane.
Perché si dovrebbe aspettare tanto per una bevanda salutare? Perché ci sono alcuni componenti delle piante termolabili, ovvero, che si deteriorano o si disperdono con il calore.
Il macerato è particolarmente adatto a semi e droghe ricche di mucillagini (ad esempio, l’althea).
Si consiglia di consumare i macerati entro breve termine dalla preparazione.
Ricette
Prima di concludere, ecco alcuni esempi di tisane che prevdono il ricorso alle tre tipologie estrattive: infusione, decosione e macerazione.
Ricetta tisana depurativa/diuretica
La preparazione che vi proponiamo prevede una fase di infusione e una di decozione.
Le droghe vegetali utilizzate hanno spiccate proprietà depurative. Per depurare l’organismo, i principi attivi stimolano la funzionalità renale e sono quindi diuretiche e sgonfianti.
Ecco le dosi per realizzare 100g di tisana.
- 25g di radice di bardana
- 25g di radice di tarassaco
- 20g di rizoma gramigna (il rizoma è una radice rigonfiata)
- 15g di foglie di menta piperita (foglie)
- 15g di radice di liquirizia. Se soffrite di ipertensione, evitate di consumare la liquirizia. Potrete realizzare una tisana anche senza! Potreste sostituirla con semi di finocchio (sgonfianti, digestivi e dal gusto gradevole)
PREPARAZIONE: data la presenza di parti vegetali dure, è necessaria una decozione. Per una tazza (250ml di acqua circa), si utilizza un cucchiaio di questo mix. Portate l’acqua ad ebollizione, aggiungete la miscela e lasciate bollire per 5 minuti.
Spegnete il fuoco, coprite e lasciate riposare per altri 5 minuti prima di filtrare.
Si consiglia di consumarne almeno 3 tazze al giorno per 3 – 4 settimane.
La bardana ha spiccate proprietà depurative ed è il rimedio base di questa tisana. Tarassaco e gramigna sono gli adiuvanti. Menta e liquirizia rappresentano i correttori. Questa preparazione ha un sapore amaro (tutte le droghe vegetali con effetto depurativo per fegato e reni sono amare): l’aggiunta di menta e liquirizia serve a rendere il sapore più gradevole.
Ricetta tisana drenante
Vi capita di sentirvi gonfi e pesanti? La causa può essere un eccessivo accumulo di liquidi nell’organismo. Questo può comportare anche la percezione di essere “grassi”. In realtà non dovrete eliminare grasso per sentirvi meglio, bensì acqua! Tutto questo favorisce anche la riduzione della cellulite.
Ecco le dosi per realizzare 100g d tisana drenante:
- 25g di foglie di orthosifhon
- 25g di foglie di betulla
- 25g foglie di vite rossa
- 25g anice stellato
Utilizzando parti delicate delle piante (le foglie), la preparazione prevede un’infusione. Portate ad ebollizione 250ml di acqua (una tazza). Spegnete il fuoco e aggiungete un cucchiaio della miscela di erbe officinali. Coprite il tutto e lasciate in infusione per 5-6 minuti. Poi filtrate e consumate.
Betulla e Orthosiphon sono i rimedi base. La Vite rossa è l’adiuvante. L’anice stellato è il correttore che vi regalarà un sapore più gradevole.
Consumate almeno 3 tazze al giorno di questa tisana per almeno 3 settimane.
Associando il consumo di questa tisana ad una riduzione del consumo di sodio e ad un’attività fisica regolare e costante, dopo almeno 2 settimane, percepirete una riduzione del senso di gonfiore!
Ricetta tisana macerato gastroprotettivo
Proponiamo un macerato freddo a base di fiori e foglie di malva. La malva ha capacità terapeutiche utili nel trattamento della gastrite: bruciore di stomaco, reflusso, dolore possono compromettere notevolmente il nostro benessere.
Ricca di mucillagini, la malva svolge un’azione lenitiva, antinfiammatoria e rilassante (il bruciore di stomaco, infatti, può essere provocato da uno stato tensivo prolungato).
La preparazione è molto semplice: immergete in 1 litro di acqua 25g di malva e lasciate macerare in acqua a temperatura ambiente per tutta la notte.
Si consiglia di assumere questo macerato durante la giornata, preferibilmente mezz’ora prima dei pasti principali. Le mucillaggini della malva regolarizzeranno anche l’attività intestinale.
E voi? Vi piace preparare le tisane? Vi siete mai affidate alle tisane per ritrovare uno stato di benessere?
Vi lasciamo con la nostra Gaia, mai come questa volta, dimostra di essere un vero talento naturale nella preparazione di tisane. L'avreste mai detto?!