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Il freddo rovina i capelli. I rimedi naturali per proteggerli

Il freddo rovina i capelli. I rimedi naturali per proteggerli

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Namasté Zenine,
le temperature si stanno abbassando, l’inverno si avvicina incalzante: quale momento migliore per parlare degli effetti che il freddo può avere sui capelli?!

Eh sì, le condizioni metereologiche condizionano tante cose: l’umore, il ritmo del sonno, le ore passate fuori e… sì, anche i nostri capelli!

Il clima influenza la salute di tutte i tipi di chiome. Ricce, lisce, mosse: queste indicazioni sono dedicate proprio a tutte!

Quali sono le circostanze più comuni che possono danneggiare le fibre capillari, durante le stagioni più fredde?

  • Sbalzi termici: in inverno aumentano le possibilità di passare dal freddo umido esterno al caldo e asciutto interno. Gli sbalzi termici sono tra i principali fattori di danneggiamento per i capelli e non solo (ma oggi concentriamoci sui capelli!);
  • Vento: i flussi di aria più o meno fredda possono essere molto aggressivi per i capelli e favorirne la rottura. Se una leggera brezza che accarezza i capelli può anche essere gradevole, un vento freddo non lo è per niente! Esporre la propria chioma al vento può favorire la formazione di nodi e il peggioramento del crespo (questo soprattutto per capelli mossi o ricci). Il vento inoltre aumenta lo sfregamento dei capelli gli uni contro gli altri (da evitare anche quando si asciugano i capelli, ne parlo qui), favorendo in tal modo il danneggiamento della corteccia (la parte più esterna della fibra capillare): i capelli diventano più crespi, “ruvidi” e fragili. Un’attenzione particolare, infine, va dedicata alle punte dei capelli, che ne rappresentano la parte più esposta: il vento può favorire le doppie punte.

Ma non pre-occupatevi. Le pre-occupazioni sono fonti di ansia e stress: meglio scegliere di “occuparsi” dei problemi e cercare di prevenirli senza farsi prendere dal panico!

Quindi, andiamo subito a conoscere i modi per proteggere i nostri capelli dalle aggressioni atmosferiche esterne.

Per ottenere una chioma bella e sana, anche in inverno, i consigli preliminari sono:

  • Non eccedere nella frequenza di lavaggi: lavaggi troppo frequenti e/o troppo aggressivi privano i capelli della loro protezione naturale, danneggiano la fibra capillare e il cuoio capelluto, favorendo la formazione di forfora. (per approfondire: "Lavare i capelli: i 10 errori da evitare");
  • Evitare periodi di stress prolungati: lo stress prolungato può provocare: indebolimento delle fibre capillari, perdita anomala di capelli e, addirittura, incanutimento precoce (non solo la paura, anche lo stress fa venire i capelli bianchi!). Approfondisco qui l’argomento.

Ora, passiamo alle cure naturali più adatte ai capelli durante l’inverno e l’autunno.

  • Aumentare la frequenza di cure naturali “nutrienti” per i capelli: nelle stagioni più fredde i capelli tendono a seccarsi più facilmente (a causa delle circostanze descritte sopra: sbalzi termici e vento) e ad essere più fragili. Si rende spesso necessario, aumentare le “coccole” per i capelli, riducendo gli elementi aggressivi a favore di quelle nutrienti. Quali sono le cure nutrienti per i capelli? Erbe ayurvediche che contengono mucillagini (fieno greco e altea); oli e burri vegetali (per impacchi pre-shampoo. Approfondirò il tema più avanti); balsami e maschere nutrienti (ricordo che la maschera va applicata solo una volta alla settimana. Maggiore frequenza può avere l’effetto opposto!).
  • Le erbe ayurvediche, da sole, possono seccare troppo la fibra capillare. Questo effetto è favorito non solo dalle erbe contenenti saponine (aritha e shikakai) che “sgrassano”, ma anche dalle erbe condizionanti (amla, tulsi e neem, per citarne alcune) a causa dell’azione meccanica delle polveri. Questo non significa affatto rinunciare ai benefici delle erbe ayurvediche. Basta adattare le cure naturali alle esigenze del periodo. Qual è il consiglio? Associare le erbe ayurvediche a prodotti nutrienti come gel e miele. I gel che suggerisco di miscelare insieme alle erbe sono: gel di semi di lino, gel di gomma adragante, gel di amido di mais, gel di aloe vera. Gli oli vegetali non vanno usati insieme alle erbe ayurvediche. Se unite un olio ad una polvere di erbe ayurvediche ridurrete l’effetto delle erbe perché l’olio crea un film protettivo sui capelli che ne impedisce l’azione. Preferite erbe ayurvediche contenenti mucillagini: fieno greco e althea. Hanno un tempo di preparazione più lungo perché devono idratarsi (e assorbono tantissima acqua), ma permettono di non far seccare i capelli.
  • Più nutrimento: sia interno che esterno. L’alimentazione è fondamentale. Non fate mancare al vostro organismo i nutrienti, le vitamine e i sali minerali di cui ha bisogno. Se l’alimentazione ne è povera, ridurrete anche gli effetti di maschere, balsami e impacchi nutrienti e i capelli tenderanno ad essere più secchi e fragili, senza contare che un’alimentazione povera favorisce la perdita di capelli. Pertanto, dopo una bella scorpacciata di frutta e verdura, concedetevi qualche trattamento in più. Come ho accennato prima: maschere ristrutturanti (una volta alla settimana), balsami nutrienti e impacchi che rafforzano i capelli.
  • Evitare le alte temperature: il calore eccessivo danneggia capelli e cuoio capelluto. Quindi, non usate acqua troppo calda quando li lavate, riducete al minimo indispensabile piastre e asciugacapelli a temperature troppo elevate. Anche il diffusore è controindicato se usato a contatto ravvicinato!
  • Usate un cappello! il consiglio più “trendy” di tutti. Ricorrere ad una protezione fisica dei capelli può essere una soluzione molto vantaggiosa, sotto più punti di vista. L’utilizzo di un cappello difende i capelli dal freddo, dal vento e dall’umidità. Ma non solo, anche dall’inquinamento: i capelli si sporcheranno meno e dovrete lavarli con minor frequenza! Alcune raccomandazioni: preferite cotone o fibre naturali; evitate cappelli troppo stretti che possano ostacolare la circolazione; non indossateli in ambienti chiusi e lavateli con frequenza.
  • Oli vegetali: il loro utilizzo rientra nella necessità di avere un nutrimento extra. Ideali per le punte secche. Se avete la necessità di trattare le punte secche, potete utilizzarli anche solo sulle punte. Il consiglio è di effettuare degli impacchi a base di oli vegetali almeno una volta alla settimana. L’impacco con oli vegetali precede lo shampoo, quindi, effettuatelo quando è ora di lavare i capelli.

Come si effettua un impacco pre-shampoo con oli vegetali

Scegliete il vostro olio vegetale (anche più di uno, ma non più di tre). Inumidite i capelli (potete scegliere tra: acqua calda, idrolato, infuso. L’importante è non applicare gli oli sui capelli asciutti). Versate qualche goccia di olio sul palmo della mano; riscaldatelo e applicatelo ai vostri capelli. Potete stenderlo solo sulle punte, oppure su tutta la lunghezza e massaggiarlo sul cuoio capelluto. La scelta dipende dalle necessità; qualche esempio: se scegliete un olio con proprietà anticaduta, dovrete necessariamente massaggiarlo sul cuoio capelluto. Se, invece, volete un’azione nutriente concentrata alle punte, potete applicarlo anche solo sulle punte! Una volta steso l’olio, avvolgete i capelli in una cuffia o in un asciugamano caldo e lasciate in posa per almeno 40 minuti. Infine, procedete con un lavaggio delicato.

Come scegliere l’olio vegetale più adatto?

In generale, tutti gli oli vegetali hanno proprietà nutrienti e protettive. Ma non sono tutti uguali.

Ecco qualche indicazione:

  • Olio di argan: è uno degli oli più nutrienti e protettivi. Dona morbidezza e brillantezza;
  • Olio di jojoba: un olio “versatile”. Adatto sia per chi ha capelli grassi o con forfora che per i capelli secchi. Riequilibra il sebo. Per un effetto sul cuoio capelluto, dovrete massaggiarlo sul cuoio capelluto e non solo sulla lunghezza e sulle punte. Ideale per chi ha una cute grassa e le punte secche;
  • Olio di mandorle dolci e olio di nocciola: leggeri e molto nutrienti. Anche questi sono particolarmente indicati per chi ha i capelli grassi alle radici;
  • Olio di avocado: la scelta giusta per i capelli fragili, secchi, opachi, spenti;
  • Olio di ricino: elevato potere nutriente. Ideale per capelli molto rovinati e secchi. Attenzione: è un olio molto vischioso, difficile da stendere. Si consiglia di miscelarlo ad un altro olio meno denso: olio di cocco oppure olio di mandorle, per citarne alcuni.

A questa lista di oli, voglio aggiungere anche quelle dei burri. I burri hanno una consistenza solida in inverno e, per favorirne la stendibilità, oltre a scioglierli anche solo con il semplice calore prodotto dallo sfregamento delle mani o con un phon, potete miscelarli ad uno degli oli sopraelencati. Per l’impacco nutriente con sostanze naturali grasse consiglio al massimo tre ingredienti: due oli, un olio e un burro, due oli e un burro. Ma va bene anche un solo prodotto!

  • Burro di Illipè: ottimo in associazione con l’olio di mandorle. Questo burro sembra creato appositamente per gestire i danni provocati dagli agenti esterni. Utile per capelli secchi e sfibrati;
  • Burro di tucuma: ideale per le punte molto secche;
  • Burro di bacuri: seboregolatore. Indicato per capelli grassi che necessitano di nutrimento extra;
  • Burro di murumuru: indicato per contrastare il crespo.

L’articolo si conclude qui. Gaia, la mascotte di Zen Store, ha preso alla lettera le mie indicazioni e ha abbinato un impacco pre-shampoo e ad una (fin troppo) consistente copertura fisica dei capelli.

Però… ha dimenticato di coprire anche le braccia! Come cantava qualcuno: “Nella vita c’è sempre un però!”.

Gaia protegge i capelli dal freddo 

Come sempre, attendo le vostre opinioni!

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