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Come affrontare il rientro dalle feste

Come affrontare il rientro dalle feste

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Namastè Zenine,
sono davvero felice di ritrovarvi dopo questo periodo di pausa.

Quelli che stiamo vivendo sono giorni davvero particolari: ci siamo lasciati alle spalle uno dei periodi più importanti, controversi, studiati e dibattuti: quello delle festività natalizie. Il Natale è un evento che influisce sui più disparati ambiti esistenziali: emotivo, familiare, sociale, lavorativo, sportivo, scolastico e non solo.

Il Natale è un evento che, come ogni cosa, può essere percepito da innumerevoli punti di vista (il mondo emozionale umano è infinito!).

È possibile individuare varie categorie di soggetti (senza avere l’ardire di credere che tale categorizzazione sia esaustiva e/o assoluta!)

  • Gli amanti del Natale: loro adorano il Natale e non vedono l’ora di occuparsi di addobbi in stile tradizionale (oppure creativi e innovativi), di dedicarsi alle preparazioni di prelibatezze culinarie conservate nel cassetto e tramandate di generazione in generazione per fare capolino esclusivamente in questa occasione speciale, di rivedere amici e parenti e organizzare con loro momenti di condivisione ed entrare a far parte dell’album dei ricordi, di staccare dalla routine quotidiana.
  • Gli abitudinari: queste persone hanno trovato una giusta “dimensione” nella loro vita e si trovano a proprio agio nella loro routine quotidiana. Gradiscono dedicarsi ai loro impegni e accolgono il Natale come un momento di allontanamento dalle loro abitudini. Guardano alla fine delle feste natalizie come ad un momento rassicurante.
  • Gli stressati: per loro il Natale comporta un aumento gravoso degli impegni e si sentono sopraffatti dalle incombenze e dagli impegni che un momento di vacanza dovrebbe limitare. Corrono a cercare regali e pensierini fino all’ultimo momento, a organizzare la preparazione del menu che soddisfi tutti (il papà, la nonna, l’amica, la cugina, la zia…). Alla fine del periodo di “vacanza” si sentono più stanchi di prima e non hanno recuperato nessuna energia (al massimo ne hanno esaurito una buona parte, se non tutta).
  • I detestatori: a loro il Natale non piace granché. I motivi possono essere vari: mal sopportazione dei lunghissimi pranzi e dei ricongiungimenti familiari, riattivazione di ricordi spiacevoli legati proprio al Natale, percezione di non essere in linea con quello che accade fuori (magari non è quello il momento giusto), ecc…

Tali categorie non vogliono essere schemi assoluti in cui ci si deve imporre di entrare. Vogliono essere solo delle linee guida per cercare di comprendersi meglio: solo voi potete sapere come vi siete sentiti durante queste feste. Condividetelo con noi!

Consigli per il rientro dalle festività natalizie

Nel corso dell’anno solare si possono distinguere due periodi di vacanze principali: le vacanze estive (diciamo ad agosto, ma si può andare in vacanza anche a giugno o a settembre) e le vacanze natalizie (solo dicembre: il Natale è stato fissato in un giorno fisso per tutti).

Il termine “vacanza” indica “un periodo di riposo”, “un momento vacante”. L’etimologia della parola deriva dal verbo latino vacare = essere vuoto, libero.

Ora vi chiedo: quanti di voi possono dire di avere lasciato alle spalle giorni “vuoti dal lavoro, dagli impegni quotidiani, dallo studio”?

Potrei scommettere che qualcuno di voi, sentendo parlare dell’etimologia della parola “vacanza”, ha pensato: “Ma quando mai! Questo Natale è stato un lavoro!”.

Comprensibile: non per tutti quello che dovrebbe essere un momento di riposo, lo è davvero.

Il punto è questo: i momenti di riposo, di vacanza, di libertà, di distacco dalle incombenze quotidiane sono necessari a tutti, ma proprio a tutti. Non sono una scelta opzionale, ma una scelta necessaria, utile, vantaggiosa. In questo Blog mi sono prefissa di parlare di benessere e prendersi dei momenti di riposo rientra nelle operazioni imprescindibili per raggiungere tale obiettivo. Pian piano, capiremo insieme come raggiungerlo. Con calma.

Prima ho citato la categoria delle persone abitudinarie, quelle che non vedevano l’ora di riprendere con il tran tran quotidiano. Probabilmente loro hanno già messo in pratica i consigli che seguiranno e se siete fra questi, condividetelo con noi!
Ecco i consigli utili per ritornare alla quotidianità tenendo a bada stress e tristezza:

  • Riprendete con gradualità: partire ingranando una marcia troppo alta non fa partire l’auto. Provate a riattaccare con il ritmo che avevate prima in progressione, evitando di calarvi di botto nella masnada di impegni che avete. Non siate troppo esigenti con voi stessi e riprendete confidenza con le cose un po’ alla volta.
  • Fate delle liste: oltre ad avere alle spalle un periodo di feste, vi trovate dinanzi ad un nuovo anno. Aspettative, obiettivi, progetti alimentano la nostra personalità, ma non permettiamo loro di sopraffarci. Può essere utile mettere nero su bianco una lista: dai piccoli impegni quotidiani ai progetti più grandi. La lista è un modo per cercare di vedere con maggior chiarezza quello che abbiamo in testa, di “metabolizzarle”, di conferire a tutte le cose un ordine. Realizzate delle liste “realizzabili”, non siate troppo esigenti. Date spazio anche a cose già fatte che trasmettano sicurezza e aumentino l’autostima. Fissate anche tutto quello che vi ha fatto stare bene, che vi ha fatto provare soddisfazione: vi aiuterà a conoscervi e a fare scelte più vantaggiose in futuro.
  • Concedetevi dei momenti di relax: concedersi uno spazio per sé stessi deve essere un’abitudine da adottare sempre. Al rientro non deve essere tutto: impegni, scadenza, studio “matto e disperatissimo” e chi più ne ha più ne metta. Fissate un momento di ogni giornata da dedicare a quello che vi piace e vi fa sentire bene: leggere, fare una passeggiata, farsi un pediluvio, divertirsi a giocare, chiacchierare con un amico, dedicarsi allo spignatto, un bagno caldo aromatico: qualunque cosa va bene, a patto che vi faccia sentire rilassati. “Prima il dovere e poi il piacere”? Nella vita ci devono essere entrambi e il loro coordinamento è del tutto soggettivo: trovate voi il giusto equilibrio tra dovere e piacere! Equilibrio, non priorità.
  • Sane abitudini alimentari: questo è l’argomento su cui discorrerò più approfonditamente. Oggi tocchiamo tanti argomenti “scottanti” e forse questo è uno dei più delicati. Vale la regola della gradualità: riprendete progressivamente un’alimentazione sana ed equilibrata. Ascoltate il vostro corpo: probabilmente vi sta dicendo che ha bisogno di un break dalle esagerazioni culinarie. Non sentitevi in colpa se avete ceduto alle delizie che vi hanno sommerso durante le festività: va bene; è tutto nella norma. Un’eccezione ci può stare, l’importante è che non diventi una regola.

Consigli per rimettersi in forma dopo le feste

Dopo le feste natalizie è molto diffuso sentirsi gonfi e/o appesantiti: insomma, fuori forma. Non spaventatevi: non è l’unico periodo dell’anno in cui ci possiamo esercitare a ritornare alla normalità. Ci sono almeno altri due periodi che possono “mettere sotto sforzo” il nostro organismo: rientro dalle vacanze estive, inizio della stagione autunnale. Quindi, avete tutti modo di esercitarvi a “ripartire”!

Lo so, molti di voi avranno ancora rimanenze da “smaltire”: panettoni, biscotti, caramelle e cioccolata si conservano a lungo! Ma è arrivato il momento di limitare le lunghe soste a tavola: le leccornie rimaste potete consumarle a piccole dosi in più giorni. Nessuna maratona: né alimentare né fisica. Gradualità è la parola d’ordine.

Ecco, il riferimento allo sport può dare inizio ai consigli essenziali per rimettersi in forma:

  • Riprendete il prima possibile la vostra attività fisica preferita oppure, se non l’avete ancora, trovatela! Nessun pretende che partecipiate alle prossime olimpiadi: cercate di fare un’attività fisica regolare adatta a voi, un’attività che vi piaccia e vi dia soddisfazione! Fatelo gradualmente, senza troppe pretese!
  • Riprendete un regime alimentare che non sovraccarichi l’organismo. Meno zuccheri, meno grassi, meno piatti elaborati e complessi. Più acqua, più frutta, più verdura: tutto di stagione!
  • Evitate diete drastiche ed eccessivamente limitative: rientrate in un regime sano e completo che non privi l’organismo dei nutrienti essenziali. Prima tanto e poi poco? Gli estremi non vanno bene: cerchiamo di seguire uno schema equilibrato. E non esitate a rivolgervi ad un esperto se percepite la sensazione di non riuscire a farcela da soli!

La dieta equilibrata dopo le feste

Gonfiore e pesantezza sono le sensazioni più diffuse. Se avete messo peso in più, non pensate che sia tutto grasso. Durante pranzoni e cenoni si beve meno acqua a favore di bevande più zuccherate e/o alcoliche, si consumano cibi più elaborati e più grassi: tutto questo comporta un accumulo di liquidi in eccesso che il corpo non riesce ad eliminare. In poche parole, il peso in più, se ne avete messo, è anche acqua, ritenzione di liquidi in eccesso.

Questi i consigli:

  • Riprendete una dieta equilibrata suddivisa in più pasti al giorno che preveda il consumo di frutta e verdura di stagione. Non è necessario “fare la fame”, anzi… Consumate almeno 2 porzioni di frutta e 2 di verdura al giorno. E sceglietene di tutti i colori!
  • Bevete almeno 1,5/2 litri di acqua al giorno. Suddividetene il consumo nell’arco della giornata: se durante il giorno avete bevuto poco, non tracannate l’intera bottiglia alla sera! Riprendete il giorno dopo cercando di superare gli inconvenienti che vi hanno fatto bere poco.

I prodotti naturali depurativi e disintossicanti

Durante questo periodo c’è un altro modo per consumare più liquidi e favorire benessere dell’organismo: consumare tè e tisane.

Non solo offrono una fonte di calore ristoratore al nostro organismo ma anche una serie di sostanze funzionali che lo aiutano in vari modi: facilitano la digestione e l’attività intestinale, favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso e delle tossine accumulate.

Ecco la lista delle erbe officinali che voglio consigliarvi:

  • Tè verde: sul nostro sito potete trovare due varietà di tè verde cinesi: il “Tempio del cielo”, un tè tra i più ricercati, dal gusto morbido e delicatamente affumicato e il “Tè verde special”, una varietà molto diffusa e apprezzata. Entrambi sono Gunpowder, varietà di tè verdi cinesi molto apprezzati per il loro sapore intenso e per le loro proprietà salutari. La pianta di derivazione è la Camelia sinensis: il tipo di lavorazione (a mano o a macchina), le parti utilizzate (boccioli e foglie; nel nostro caso, solo foglie) e la qualità della materia prima (prima o seconda raccolta) ne definiscono la qualità. Sia il “Tempio del cielo” che “Tè verde special” hanno una forma unica: si tratta di foglie verdi arrotolate a formare delle palline, la cui grandezza ne definisce il pregio. I tè verde spiccano per le loro proprietà antiossidanti, dimagranti e detossinanti. Ricco di polifenoli, favorisce l’eliminazione dei grassi e dei liquidi in eccesso. Questo comporta una riduzione del senso di gonfiore e di pesantezza. Il tè verde contiene caffeina. Gli esperti raccomandano di non superare la dose di 300 mg di caffeina al giorno. Confrontandolo con il tè nero, il caffè e altre erbe energetiche (yerba mate, ad esempio), il tè verde è decisamente light. Il contenuto di caffeina in ogni tazza dipende dalla quantità di tè verde utilizzato (massimo due cucchiai per 280 ml di acqua), dal tempo di infusione (maggiore sarà il tempo, maggiore sarà il contenuto di caffeina) e dalla temperatura a cui si beve. Il tè verde conviene berlo caldo. Contiene catechina(un polifenolo) e teanina (un amminoacido): insieme riducono l’effetto della caffeina, ma le molecole di catechina si rompono se raffreddate. La dose di caffeina è davvero bassa, soprattutto se riducete i tempi di infusione e lo bevete caldo ma, se avete problemi per cui vi è stato raccomandato di controllare l’assunzione di caffeina giornaliera, consultate il vostro medico prima di assumerlo con regolarità.
  • Semi di Carvi: noto anche come “Cumino dei Prati”, “comino”, “carvi”, “anice dei Vosgi”. Da non confondere con il cumino. La pianta da cui si ricavano questi semi è la Carum carvi L. Questi semi, di cui sono state ritrovate tracce risalenti alla preistoria, sono ricchi di proteine e minerali. Hanno proprietà eupeptiche (facilitano la digestione), diuretiche e regolano l’intestino (esplicano un’azione disinfettante delle pareti intestinali e riducono gonfiore e spasmi). È la scelta ideale per chi ha risentito maggiormente sul proprio apparato gastrointestinale degli eccessi delle feste. Come usarli: si possono semplicemente masticare dopo i pasti principali oppure realizzarne un infuso. Potete anche inserirlo nei vostri piatti come spezia per insaporire e arricchire i vostri piatti di benessere. Si sposa bene con verdure e legumi.
  • Taràssaco comune: il Taraxacum officinale è conosciuto anche come: “dente di leone”, “dente di cane”, “soffione”, “cicoria selvatica”, “piscialetto” (per le sue proprietà diuretiche; non consumatene il decotto prima di andare a dormire) e “girasole dei prati”. È la pianta depurativa e detossinante per eccellenza. Sul nostro sito troverete le radici essiccate di questa piante da cui realizzare un decotto dalle capacità diuretiche, eupeptiche (facilita la digestione), epatoprotettive (stimola la funzionalità di fegato e reni). Insomma, la scelta giusta da associare a questo periodo. Non esagerate: l’abuso può creare acidità gastrica e diarrea.
  • Gramigna: nota anche come “grano selvatico” ed “erba dei cani”. Sul nostro sito troverete il rizoma essiccato (i rizomi sono un fusto ingrossato, spesso sotterraneo) da cui ricavarne una tisana o un decotto dalle proprietà depurative, disintossicanti, diuretiche e dimagranti. La dose massima da assumere è pari a 30gr al giorno.
  • Miscela depurativa: infine, voglio proporvi una miscela di erbe officinali selezionate per le loro capacità diuretiche, detossinanti, depurative.

 

Nel dettaglio dei prodotti potrete trovare ulteriori informazioni per l’uso e suggerimenti per abbinarle con altre erbe officinali, semi o radici. Cominciate a provare quella che sembra più affine alle vostre esigenze e monitorate gli effetti sul vostro organismo. Se vi trovate in condizioni particolari o assumete altri farmaci, non esitate a chiedere al vostro specialista che sarà in grado di valutare la vostra situazione.

Il primo articolo di questo nuovo anno termina, come sempre, con la nostra simpatica mascotte Gaia.

Direi che oggi è poco “gaia” e non ancora pronta a lasciare il suo amato panettone che stringe come una coppa vinta ad una gara! Sono fiduciosa: leggerà con voi questo articolo e riuscirà a ripartire, smettendola di guardare alle feste passate e aspettando quelle future, bensì, cominciando a vivere il presente!

 

Gaia non rinuncia al panettone

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