Logo ZenStore
Acmella Oleracea: la pianta dalle proprietà simil-botuliniche

Acmella Oleracea: la pianta dalle proprietà simil-botuliniche

- ZenStore

Namasté Zenine,
tra i nuovi ingredienti delle creme viso c’è un principio vegetale anti rughe di cui non posso fare a meno di parlarvi: lo spilantolo, un estratto dall’Acmella oleracea. In un altro articolo vi ho parlato dell''alternativa vegetale del retinolo: oggi andiamo a scoprie tutti i segreti dell'alternativa 100% naturale al botulino!

Ricavato da un fiore giallo tutto capolini, questo estratto vegetale attenua i segni del tempo e lo fa in modo del tutto naturale. Nessun effetto collaterale, per questo simil- botox che non ha bisogno di aghi per regalare i suoi effetti benefici.   

Dopo aver sperimentato come funziona ho trovato davvero interessante la sua azione antirughe e nel post che segue vi descriverò come agisce, senza tralasciare i suoi punti di forza, ma anche di debolezza.

Acmella oleracea, una pianta innovativa

L’alternativa vegetale al botulino viene ricavata da una pianta dell’Amazzonia, l’Acmella oleracea. A dire il vero, le prime notizie che sono arrivate su questo vegetale dai fiori gialli provenivano dal Brasile, ma poiché è diffuso un po’ ovunque non conosciamo la sua origine certa.  

Poco importa, poiché la sua fama di pianta per la bellezza è arrivata fino a noi e le aziende cosmetiche la stanno utilizzando in creme e sieri per il viso. La ricerca si è attivata e oggi possiamo dire con ragionevole certezza che offre una soluzione antirughe completamente naturale, senza gli effetti collaterali delle terapie che ricorrono alla tossina botulinica.

Lo spilantolo

L’Acmella è una pianta appartenente alla stessa famiglia delle margherite: per questo in alcuni paesi è chiamata daisy electric. Una margherita, dunque, per farsi un’idea del suo aspetto, ma perché elettrica? I fiori, commestibili, in bocca creano una sensazione di pizzicore particolarmente intensa, che alcuni hanno descritto come piccole scosse elettriche.   

Responsabile di questo effetto, che tra le labbra si percepisce come bruciore, è lo spilantolo contenuto nei capolini del fiore, quei piccolissimi puntini che formano la parte centrale dei fiori di tutte le Asteracee, Acmella compresa. Ebbene questi fiorellini in miniatura sono ricchi di uno speciale bioattivo che svolge un’azione analgesica molto interessante.

Un nuovo antirughe

Da questa pianta, scoperta da noi occidentali solo pochi anni fa grazie al racconto di un’antropologa che ha assaggiato dei fiori freschi per calmare il suo mal di denti, viene estratto questo principio attivo che potrebbe diventare il nuovo re tra gli antirughe. Lo ritroviamo in polvere, per essere poi aggiunto alle creme o venduto in forma liquida nei sieri anti-age di nuova generazione.

In qualunque modo lo utilizziam, una volta applicato inizia la sua penetrazione all’interno dell’epidermide. Gli studi sul fitoattivo hanno descritto che rilassa la muscolatura con un effetto anestetizzante. Per chi usa il botulino non sarà difficile dedurre come un analgesico possa migliorare l’aspetto di rughe e segni d’espressione. Semplificando molto l’azione dello spilantolo, posso dire che determina una micro decontrazione dei muscoli facciali, in modo che le rughe diventano meno distinguibili.

Come agisce sulle rughe

Durante l’arco della giornata i muscoli del viso sono continuamente in movimento, si contraggono per farci ridere, per una smorfia di dolore, anche semplicemente per farci parlare o sbadigliare. Contrazione dopo contrazione, finiscono per lasciare un segno sulla nostra pelle e ci ritroviamo con le zampe di gallina intorno agli occhi, con le linee verticali intorno alle labbra e delle curve discendenti ben incise ai lati della bocca.

Lo spilantolo, dopo essere penetrato nella pelle, blocca le piccole contrazioni distendendo le rughe d’espressione. Osservato al microscopio inibisce la contrazione dei fibroblasti, quelle cellule che compongono i tessuti connettivi da cui si producono le fibre di elastina e il collagene. Le prime responsabili dell’elasticità e la seconda della tonicità dei tessuti: due elementi che, nelle giuste concentrazioni, rendono la pelle giovane, tonica ed elastica.

Efficacia e durata

Prima di correre a comprare l’estratto di Acmella per usarla come antirughe sappiate che alcuni studi hanno dimostrato che una percentuale bassissima pari allo 0,6% rappresenta la dose sperimentata per un mio rilassante (mio=muscolo) completo. Gli effetti sono reversibili, nel corso delle ore, via via l’effetto si riduce, ma i tempi di azione sono alquanto lunghi. 

Non solo, sembra che anche un giorno dopo il suo uso restino alcuni residui della sua azione, per cui si deduce che utilizzando l’estratto in maniera costante l’efficacia sarà protratta nel tempo; quindi, più duratura e visibile ad occhio nudo.   

Oltre all’azione anestetica, lo spilantolo protegge la pelle dai radicali liberi. In sostanza, si tratta di un attivo antiossidante che difende la pelle dal foto-invecchiamento. Agisce anche come vasodilatatore e migliora la circolazione al livello del microcircolo.

Acmella, la formula perfetta  

Gli studi clinici sono utili non solo per tranquillizzarci sugli effetti di un prodotto, in verità sono il punto di partenza per ulteriori approfondimenti. Senza portarla alle lunghe mi sono soffermata su quello che, da punto di forza dell’Acmella potrebbe essere un suo punto di debolezza, l’azione sui fibroblasti. La conclusione è questa: se l’estratto svolge la sua attività antiage principalmente agendo sui fibroblasti è necessario che ce ne siano nella giusta quantità. 

Sappiamo bene che con il trascorrere degli anni cominciano a diminuire. Il segreto di un prodotto antiage efficace allora quale sarà? L’Acmella e il suo spilantolo per un effetto immediato sulle rughe in sinergia con fitoattivi che rinnovano la matrice cellulare. Semplicemente possiamo aggiungerlo alle formule con l’olio di Avocado e di Karitè, con l’olio di Argan, con l’acido ialuronico a basso e bassissimo peso molecolare, con la Gotu Cola (Centella asiatica), senza dimenticare il bakuchiol.

Condividi sui social Condividi su Facebook Condividi su Twitter