Namasté Zenine,
oggi comincia il viaggio alla scoperta dell’incredibile mondo delle erbe ayurvediche! Le erbe ayurvediche (o erbe indiane) sono prodotti naturali dalle proprietà eccezionali per la cura della pelle e dei capelli. Impossibile non essere tentate dal provarle: le loro capacità sono davvero notevoli!
Ecco una lista di alcune delle principali funzioni cosmetiche cui assolvono le erbe ayurvediche:
- Detergere e purificare pelle e capelli.
- Eliminare la forfora.
- Ridurre infiammazioni e prurito.
- Ridurre la caduta dei capelli.
- Favorire la crescita dei capelli.
- Ritardare l’incanutimento.
- Regolarizzare la produzione sebacea di pelle e cuoio capelluto.
- Volumizzare, illuminare, nutrire e rinforzare i capelli.
- Ridurre le macchie cutanee e uniformare il colorito.
- Tonificare e ridurre le rughe.
- Tingere la pelle e i capelli (l’erba tintoria per eccellenza è la lawsonia inermis, o hennè puro).
Non è poco, vero? Tutto questo spiega la loro lunga storia e fornisce un’idea delle straordinarie potenzialità dei principi attivi contenuti in questi composti vegetali. Le erbe ayurvediche rappresentano una scelta irrinunciabile e vantaggiosa per chiunque voglia prendersi cura di sé in modo naturale, riducendo i costi e ottimizzando gli effetti.
Introduzione alle erbe ayurvediche
Le erbe ayurvediche hanno una storia molto lunga! Vengono utilizzate da secoli per la cura e la salute della pelle e dei capelli. La famiglia di queste erbe è davvero numerosa, tanto che, soprattutto per chi è alle prime armi, risulta difficile scegliere il prodotto migliore in base alle proprie esigenze. Ma… non temete! C’è lo Zen’s blog dove troverete sempre più articoli dedicati alle varie erbe ayurvediche per permettervi di conoscere tutte le caratteristiche e le proprietà di questi doni di natura e capire come agiscono per poterli utilizzare nel modo più efficace!
Il nostro viaggio comincia con 5 erbe ayurvediche:
Una breve premessa prima di entrare nel dettaglio di ogni singola erba. Le erbe ayurvediche si presentano in polvere. La granulometria di queste polveri varia a seconda della tipologia di erba ayurvedica. Per darvi un’idea, la grandezza di alcune polveri ayurvediche è superiore a quella delle argille superfini ed è più palpabile. La polvere viene ricavata da varie parti della pianta a seconda della tipologia: alcune vengono estratte dalle foglie (neem), altre dalle radici (althea), altre ancora dai frutti (amla). Ogni erba ha proprietà uniche che la caratterizzano. In linea generale, valgono le seguenti indicazioni:
- Le erbe ayurvediche possono essere usate per la cura della pelle (sia del corpo che del viso) e dei capelli;
- La preparazione è semplicissima e pressoché uguale per tutte: bisogna mescolare la polvere (o la miscela di polveri) con acqua tiepida/calda. Anche gli infusi (di erbe officinali o delle stesse erbe ayurvediche) vanno benissimo come componente acquosa della preparazione, anzi, in alcuni casi, sono consigliabili. Al composto possono essere aggiunti: zucchero, miele, yogurt, gel di origine vegetale (gel di aloe vera, gel di semi di lino, gel di gomma adragante (Katira), gel di amido di mais). La consistenza deve essere simile allo yogurt: se vi sembra troppo liquida o troppo densa, modificatela aggiungendo altre polveri o liquidi;
- Per la cura dei capelli, la pasta può essere applicata su capelli asciutti o umidi, prima o dopo lo shampoo. A seconda della tipologia di erba (lavante o condizionante), la pasta va applicata su capelli puliti o sporchi. In linea generale: le erbe condizionanti vanno applicate su capelli puliti (o comunque non troppo sporchi); mentre quelle lavanti su capelli sporchi;
- NON aggiungere oli vegetali alla preparazione: gli oli impedirebbero alle erbe ayurvediche di agire. Pertanto, è meglio rimandare l’applicazione degli oli ad un altro momento!
- La pasta può essere conservata nel congelatore: qualora doveste prepararne troppa, non buttatela! Se volete conservarla per pochi giorni, potete tenerla anche in frigo, ben chiusa.
- Evitare di mettere le erbe in contatto con il metallo: utilizzate contenitori e strumenti in legno, plastica o ceramica. Il metallo potrebbe danneggiare le proprietà delle polveri;
- Le erbe si distinguono in:
- Condizionanti: sono le polveri che contribuiscono alla salute e alla bellezza di pelle e capelli. Gli effetti possono essere: ristrutturanti, fortificanti, seboregolatori, volumizzanti, ecc…
- Lavanti: sono le polveri che contengono saponine (shikakai e aritha in primis). Oltre a prendersi cura dei capelli e del cuoio capelluto, eliminano sporco e impurità;
- Coloranti/riflessanti: in questa categorie rientrano le erbe con capacità tintorie più o meno intense. L’unica polvere in grado di tingere in maniera permanente e coprire i capelli bianchi è la lawsonia inermis (henné puro). Ma abbiamo anche le erbe “riflessanti”: nagarmotha, indigo, bruxus dioica, amla, rabarbaro, alcanna ecc… Si tratta di polveri di donare un diverso riflesso dei capelli (per coprire i riflessi rossi dell’henné, ad esempio; oppure per ottenere sfumature viola). Le possibilità sono davvero tante!
Bene, dopo questa breve premessa, passiamo subito ad analizzare nel dettaglio le singole erbe ayurvediche di cui parlerò oggi. Tratteremo di erbe lavanti (Aritha e Shikakai) e condizionanti (Amla, Neem, Tulsi)
Amla (Emblica officinalis – Uva Spina indiana)
Originaria dell’India, l’emblica officinalis (nome botanico) produce frutti da cui si riceva questa polvere: uva spina indiana o amla.
L’amla è tra le polveri ayurvediche più rinomate. Il frutto è ricco di principi attivi funzionali: vitamina C, bioflavonoidi, saponine (detergenti naturali) e tannini. Questo ci permette di comprendere la sua efficace nei trattamenti antiage: grazie a questi principi attivi, l’amla svolge un’azione ringiovanente e tonificante sulla pelle del viso e del corpo.
Sui capelli, invece, svolge un’efficace azione rinforzante, purificante, anticrespo e anticaduta.
Ecco come utilizzarla:
Maschera viso: miscelate 2 – 3 cucchiaini di polvere di amla con acqua calda e stendete la pasta ottenuta sul viso. Tenetela in posa per 20 min. e risciacquate con acqua tiepida. Terminate il trattamento con un tonico e una crema adatta alla vostra pelle. Questa maschera può essere effettuata 2 – 3 volte alla settimana. Il risultato sarà una pelle più levigata ed elastica, profondamente detersa!
Impacco per capelli: Sui capelli l’amla esercita la sua azione fortificante più evidente. Realizzate un impacco a base di polvere di amla e acqua calda (oppure infuso, gel vegetali e gli altri ingredienti naturali che vi ho presentato nell’introduzione). Massaggiate delicatamente il cuoio capelluto (il massaggio è fondamentale e deve essere condotto con movimenti circolari). Coprite la capigliatura con: pellicola, cuffia, asciugamano bagnato. Questo impacco deve essere tenuto in posa per almeno 30 minuti. Risciacqua con acqua tiepida e, se volete, applicate un balsamo su lunghezza e punte (inutile applicare il balsamo sulle radici). L’amla ha una blanda azione lavante riconducibile alle saponine e all’azione meccanica della polvere. Pertanto, conviene non utilizzarla da sola se i capelli sono molto sporchi (in tal caso, inserite anche Aritha o Shikakai). Oppure, potete effettuare questo impacco dopo un leggero shampoo. Se i capelli sono puliti o poco sporchi, va bene anche da sola!
Questo impacco è ottimo se vuoi:
- rinforzare i capelli
- contrastare la caduta dei capelli
- eliminare la forfora
- ridurre infiammazioni del cuoio capelluto
- trattare i capelli grassi
- Scurire i capelli
Aritha (o Rheeta)
La polvere di Aritha viene ricavata dai frutti dell’albero Sapindus Mukorossi, originario della’Asia. Il frutto di questa pianta è la “noce del sapone indiana”. L’Aritha è un’erba detergente: contiene saponine naturali ed è in grado di lavare delicatamente capelli, cuoio capelluto e pelle. Rappresenta un’eccellente alternativa 100% naturale allo shampoo tradizionale e garantisce una pulizia profonda e benefica per i capelli e per il cuoio capelluto. L’uso della polvere di aritha è particolarmente indicato per chi ha i capelli grassi (anche nel caso di radici grasse e punte secche), permettendo di evitare la formazione della forfora e purificando il cuoio capelluto. Se avete punte secche, non applicate l’impacco sulle punte: lasciate che l’erba agisca solo durante il risciacquo.
Ecco come utilizzare l’Aritha:
Impacco lavante per capelli: la preparazione della pasta lavante alternativa allo shampoo è semplicissima. Basta aggiungere acqua tiepida alla polvere fino ad ottenere un composto cremoso da applicare sui capelli. Massaggiate bene il cuoio capelluto. Il tempo di posa è inferiore rispetto alle altre erbe: bastano dai 5 ai 10 minuti. Un tempo di posa maggiore potrebbe seccare troppo i capelli: la sua azione detergente è davvero efficace! Per contrastare il pericolo di seccare troppo i capelli, aggiungi all’impacco: miele o gel naturali. Risciacquate con acqua tiepida e applicate un balsamo. Ripetete lo shampoo massimo 2/3 volte alla settimana.
Questo impacco è ottimo per:
- rinforzare i capelli
- un trattamento detergente delicato e naturale
- prevenire o eliminare la forfora
- una pulizia profonda del cuoio capelluto
- trattare i capelli grassi
Lo shampoo alternativo può essere realizzato aggiungendo altre polveri ayurvediche, compreso lo shikakai.
Maschera purificante viso: seguendo la stessa procedura utilizzata per l’impacco sui capelli, potete utilizzare l’Aritha per un trattamento purificante e sebonormalizzante per la pelle del viso. Tempo di posa: max 10 min. Dopo il risciacquo con acqua tiepida, consiglio sempre di applicare un tonico/idrolato per ripristinare l’idratazione cutanea e una crema. Questa maschera va applicata 2 volte alla settimana.
Neem
Dalla pianta del neem si ricavano due prodotti naturali dalle notevoli proprietà benefiche: l’olio di neem e la polvere di neem. Oggi parlerò solo dell’uso e delle caratteristiche della polvere di neem.
La pianta è un albero di grosse dimensioni originaria dell’India, patria dell’Ayurveda. Il neem è una delle erbe ayurvediche più incredibili e funzionali! In India trova impiego in così tante situazioni da meritarsi l’appellativo di “farmacia del villaggio”. Scopriamo perché. Le foglie di neem da cui si ricava la polvere vantano proprietà antibatteriche, antiparassitarie, antinfiammatorie, cicatrizzanti, antifungine. Niente male, no?
La polvere si presenta molto sottile, con una colorazione verde e dal caratteristico odore (non proprio gradevole!).
Tutte queste proprietà la rendono adatta per il trattamento delle più disparate problematiche: dall’eccesso di sebo alla forfora, dall’acne alla dermatite.
La polvere di neem può essere utilizzata per uso esterno per:
Acne – pelle grassa e impura: potete realizzare una maschera purificante, antibatterica e antinfiammatoria con due cucchiai di polvere di neem e acqua (tanto quanto basta ad ottenere una pasta dalla consistenza adatta ad essere applicata sulla pelle). Applicate la maschera sul viso o sulle zone del corpo colpite per almeno 30 min. Ripetete l’applicazione almeno 3 volte alla settimana. I risultati sono visibili fin da subito!
Capelli grassi e/o con forfora: preparate un impacco per capelli miscelando la polvere con acqua calda. Coprite tutti i capelli e il cuoio capelluto con la pasta e avvolgeteli con pellicola o cuffia. Lasciate in posa per almeno 30 min. e risciacquate con acqua tiepida. Se volete, potete concludere con un balsamo. Potete applicare la maschera 1 – 2 volte alla settimana. Ed è possibile miscelare la polvere di neem con altre erbe ayurvediche.
Prurito e dermatite: aggiungi 3-4 cucchiai di polvere di neem nella vasca da bagno per una detersione profonda e lenitiva.
Shikakai (Acacia Concinna)
La polvere di shikakai si ricava dalla corteccia della Acacia Concinna, altra pianta originaria dell’Asia. Se il neem è conosciuto per le sue proprietà antibatteriche e antiparassitarie, lo Shikakai ha la particolarità di contenere un’elevata quantità di saponine, ovvero, detergenti naturali: per questo motivo è un’eccellente sostituto dei comuni shampoo. Lo shikakai è utilizzato principalmente per una naturale detersione dei capelli. Ma non solo: il suo uso è adatto anche per chi ha un cuoio capelluto molto sensibile, rafforza il fusto capillare, stimola la crescita dei capelli e riduce la caduta. Insomma, un rimedio tout court per i più diffusi problemi dei capelli. Ideale per chi ha capelli fragili, fini e cerca una chioma forte e voluminosa.
La polvere si presenta sottilissima, di colore marrone-rosso e una profumazione gradevole.
Impacco lavante per capelli: per beneficiare delle sue capacità, dovete realizzare un composto seguendo le medesime indicazioni già viste per le altre erbe: polvere + acqua tiepida. I capelli vanno fasciati per evitare che si secchi. Lasciate in posa per 10 – 15 min. Infine, risciacquate con acqua tiepida e, se volete, applicate un balsamo. Lo shikakai è adatto a tutti i tipi di capelli. In caso di capelli particolarmente secchi, inserite anche: miele o gel vegetali.
Tulsi (Ocimum Sanctum - Basilico Sacro)
L'ultima polvere ayurvedica ad uso cosmetico che andremo a conoscere oggi è il tulsi, o “basilico santo/sacro”. Originaria dell’India, questa pianta (nome botanico: ocimum sanctum) vanta proprietà adattogene molto spiccate. Il suo nome hindi “Tulsi” significa “incomparabile”. La polvere in questo caso è ricavate dalle foglie ed è ricca di mucillagini, questa polvere può essere utilizzata sia miscelandola con acqua, ottenendo così una pasta piuttosto gommosa, oppure estraendone un infuso da utilizzare al posto dell’acqua per la preparazione di altre paste lavanti o condizionanti a base di altre erbe ayurvediche.
Il tulsi possiede proprietà antimicrobiche e antisettiche.
Per la cura della pelle, la pasta a base di tulsi può essere utilizzata per maschere per il trattamento di:
- acne, brufoli e infiammazioni
- cicatrici e macchie
- lenire stati infiammatori
- regolare la produzione di sebo
Per la cura dei capelli, il tulsi risulta un eccellente prodotto in caso di:
- capelli secchi e sfibrati
- capelli con forfora
- cuoi capelluto infiammato.
Machera viso: miscelate 2-3 cucchiaini di tulsi con acqua calda e lasciate in posa per 30 min. Risciacquate con acqua calda. Al termine del trattamento, utilizzate un tonico lenitivo e una crema.
Impacco per capelli: Applicate l’impacco di tulsi con l’acqua e lasciate in posa sui capelli per 30 min. Abbiate sempre cura di massaggiare la pasta sul cuoio capelluto. Risciacquate con acqua calda e, se necessario, applicare un balsamo prima di asciugare i capelli. Come in altri casi, è possibile miscelare la polvere di tulsi con altre erbe ayurvediche, ad es. shikakai.
Il nostro primo incontro con le erbe ayurvediche termina qui per oggi!
Scrivete pure le vostre impressioni, esperienze, domande e curiosità ;)
Ed ecco la nostra mascotte Gaia che si è “messa in testa” di poter beneficiare delle proprietà delle erbe ayurvediche mettendone le foglie tra i capelli. Speriamo legga presto questo articolo!!! :D